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Redazione

Che bella la Fiera di Roma...

Una rapida carrellata di immagini per illustrarvi la nostra presenza a "Più Liberi, più Libri" e l'aria che si respira in Fiera...

Una esperienza davvero interessantissima!!


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PUBBLICO D’AUTORE

E' andata! La presentazione del libro di Iacone e Verde, "L'amore ai tempi del genoma", ha colpito il pubblico romano e l'angolo delle presentazioni nella Bibliolibreria si è riempito di lettori, pronti a rovistare tra le nostre proposte editoriali.

Oggi altra giornata intensa. Lo staff della comunicazione resta al salone, per sviluppare e approfondire sempre più i contatti con esponenti del settore.
Vi terremo aggiornati.
Così come presto pubblicheremo l'elenco delle bizzarre e divertenti, quanto contraddittorie, definizioni dell'amore, che ieri tanto ha avuto successo alla presentazione del libro. Copyright a Ludovico Verde e Francesca della Ratta-Rinaldi, istrioni nella lettura e di verve innegabile.
Buona giornata e buon lavoro!

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Appuntamento a Più Libri, Più Liberi con Ludovico Verde e Stefano Iacone

La copertina del volume
L'amore ai tempi del genoma


Appuntamento oggi, 5 dicembre 2010, alla Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma per la presentazione del volume di Ludovico Verde e Stefano Iacone "L'Amore ai tempi del Genoma".

Alle 16.00, presso lo Spazio Bibliolibreria, gli autori, coordinati da Sipo Beverelli (Ufficio Stampa di Edizioni Psiconline) e con Francesca della Ratta-Rinaldi (curatrice della Prefazione e Sociologa Ricercatrice ISTAT) e Luigi Di Giuseppe, docente di Psicologia all'Univ. di Chieti e Responsabile di Edizioni Psiconline) parleranno di psicologia, sessualità, innamoramento, amore e dipendenza affettiva insieme al pubblico delle grandi occasioni che, siamo certi, riempirà gli spazi disponibili e si confronterà con un volume che, ogni giorno che passa, riscuote consensi e recensioni positive.

Vi aspettiamo tutti. Non mancate.
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Più Libri, Più Liberi

E' partita la Fiera della Piccola e Media Editoria a Roma e noi, ancora una volta, siamo là con i nostri volumi, con la nostra forza e con l'entusiasmo che solo l'essere "giovani" riesce a dare.

Certo, non siamo giovani anagraficamente (perlomeno non tutti) ma giovani di editoria, giovani di esperienza specifica, giovani di attese e giovani di impegno.

Ogni anno si conferma la nostra presenza, crescono i nostri volumi in esposizione, cresce il contatto e l'apprezzamento del pubblico.
Anche in questi tempi di crisi, infatti, siamo riusciti a ritagliarci un piccolo ma soddisfacente spazio nel mondo editoriale della psicologia italiana e, mese dopo mese, conquistiamo lettori e richieste di pubblicazione di nuovi volumi.

Dobbiamo, in fase finale d'anno, ringraziare tutti voi che ci seguite e ci sostenete e che ci aiutate a proseguire nel nostro lavoro quotidiano a favore della "buona" psicologia.

GRAZIE A TUTTI!


Lo STAFF di Edizioni Psiconline

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Ma che bella sorpresa!

Domenica mattina (28 novembre) qualcuno chiama e ci avvisa che sulla pagina culturale del quotidiano "IL TEMPO" di Roma c'è una splendida sorpresa.
Corsa veloce in edicola ed ecco qua...
Una bella e completa recensione del nostro ultimo "L'Amore ai tempi del Genoma" in posizione centrale, evidenziata, leggibilissima.
Finalmente i nostri sforzi continui e costanti per far emergere i nostri volumi iniziano a produrre effetti evidenti ed importanti e ne siamo felici sia per noi che per i nostri autori che possono, così, veder apprezzato il loro lavoro.
E infine, ciliegina sulla torta, ecco il link alo stesso articolo presente on line: http://www.iltempo.it/2010/11/28/1219933-amore_letto_attraverso.shtml
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Presentazione alla Libreria Flexi di Roma

Venerdì 3 dicembre, alle ore 19, Ludovico Verde e Stefano Iacone, autori di "L'Amore ai tempi del Genoma", saranno presenti alla LIBRERIA FLEXI di Roma (Via Clementina 9) per parlare del loro volume appena pubblicato.

Insieme a loro la Dott.ssa Francesca Della Ratta, autrice della Prefazione al volume.

Tutte le notizie qui.
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Il video dell'amore

Attirati dal titolo? Pensato cose strane? Avete fatto bene!
Oggi Edizioni Psiconline apre il suo account su YOUTUBE e ci scarica subito dentro una video-promozione del libro L'Amore ai tempi del Genoma, curato dagli autori del volume, Ludovico Verde e Stefano Iacone.
Guardatelo e commentatelo insieme a noi ...
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Uno Psicologo in una scuola superiore

Scrivo in questo blog dopo un'intensa mattinata passata in una scuola superiore di un paese di provincia. Nonostante i tagli, le poche disponibilità economiche, gli immancabili pregiudizi, questa scuola ha investito parte dei finanziamenti ottenuti per le attività didattiche, scolastiche ed extrascolastiche, anche per lo Psicologo, garantendosi la presenza costante del professionista quasi tutti i giorni.

La copertina del volume



Passo così molte ore con i ragazzi, sia attraverso i colloqui individuali che con gli interventi sul gruppo classe. I ragazzi mi cercano, mi domandano, sono incuriositi, sanno che c'è una persona pronta ad ascoltare loro in qualsiasi momento e per qualunque necessità. Gli insegnanti mi cercano per i corridoi, mi fermano, mi illustrano la situazione di alcune classi problematiche, chiedono un consiglio, un intervento o una semplice rassicurazione sul loro operato.

Proprio questa mattina mi ha fermato un'insegnante di sostegno confidandomi perplessità e preoccupazioni riguardo una studentessa disabile e le sue difficoltà di inserimento nel gruppo classe. "La classe sembra non comprendere il problema della compagna, non l'accettano, la escludono", mi riferisce la docente. E poi arriva la famosa richesta "Lei può aiutare la classe ad accettare il diverso?". Ancora, la settimana scorsa una docente di scienze sociali mi illustrava la situazione problematica di una classe "terribile, di difficile gestione" a grave rischio di dispersione scolastica e di comportamenti al limite del deliquenziale, con la fatidica domanda "Cosa si può fare per promuovere il successo formativo e prevenire i comportamenti a rischio?".
Queste richieste dei docenti, il bisogno di "essere visti" dei ragazzi, mi hanno fatto riflettere sulla situazione di eccellenza di questo istituto che ha compreso la necessità di avere una figura esterna di aiuto e di supporto. E' anche vero che lo Psicologo scolastico è soggetto a dure pressioni, a richieste a volte "eccessive", e deve disporre di grandi e ampi strumenti di intervento. Il volume Progetti di Psicologia. Scuola, Professione, Esame di Stato è nato proprio con questo intento: mettere a disposizione di tutti la mia esperienza di progettazione in ambito scolastico, esperienza che potrà risultare particolarmente utile a Psicologi, neolaureati in preparazione per l'Esame di Stato per Psicologi, Docenti, Dirigenti Scolastici, ma anche a genitori, educatori e a tutti quelli che gravitano intorno al mondo della scuola e dell'età evolutiva. Questo perchè lavorare nelle scuole è un'esperienza gratificante e di grande impatto emotivo, ma bisogna avere strumenti giusti e giuste competenze per proporsi, intervenire e confrontarsi.
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Un video contro la violenza domestica sulle donne

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violenza sulle donne

Oggi si festeggia, per chi non lo sapesse, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Naturalmente questo accade mentre la cronaca ancora una volta ci vomita addosso la notizia di un'altra giovane donna massacrata (letteralmente: sessantasei coltellate) dal suo giovane uomo. Purtroppo il cervello sessuale maschile è ancora arcaicamente fermo a qualche milionata di anni fa e sembra che l'unica cosa che possa placare la sua  irrazionale smania di possesso sia quella di colpire, colpire fino ad annientare. Tutto questo forse andrebbe fermato una volta e per tutte, ma ancora una volta dovrà essere l'intelligentissima parte femminile dell'evoluzione ad eliminare dal consesso civile quegli uomini-mostri dagli occhi troppo verdi (come suggerisce il poeta), dagli occhi pericolosi, gli uomini troppo innamorati... è l'Amore ai tempi del Genoma che dovrebbe rendere finalmete possibile tutto questo con un processo inesorabile e non più rimandabile dove finalmente le donne potranno liberarsi del fardello disfunzionale dell'inaccetabile violenza maschile.
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FIORI SPEZZATI

C'è una donna, forse anche un uomo, nell'angolo nascosto di una vita in frantumi. Perversione e narcisismo dei propri compagni di vita, del loro amore, ne fanno vittime di una violenza subdola, feroce, odiosa. Domani, 25 novembre, in tutto il mondo si muove la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni giorno migliaia di storie raccontano di brutalità domestiche e non. Colpiscono soprattutto il gentil sesso, riguardano, a onor del vero, talvolta anche gli uomini. Per loro non deve mai mancare un pensiero, una considerazione, il grido di dolore che dice basta!

Un ricordo e un pensiero dolce ad alcune delle vittime su cui la cronaca ha acceso i riflettori:

- Monica Marra, 33 anni, uccisa dall'ex marito sulla porta dell'asilo nido dove stava portando il bambino

- Petronilla Sanfilippo, 55 anni, uccisa con un ferro da stiro dal convivente

- Teresa Patania, 30 anni, mamma di tre bambini, uccisa nel cortile di casa dal marito per l'affido dei figli

- Eliana Femiamo, 25 anni, uccisa con numerose coltellate su viso e corpo dall'ex fidanzato nel centro storico di Terracina

- Sanaa Dafani, 18 anni, uccisa dal padre per un fidanzamento non gradito

- Hina Saleem, 22 anni, sgozzata e seppellita nel giardino di casa dal padre a Brescia per una cultura da non vivere


Abbiamo scelto per loro una canzone....note che ci aiutino a riflettere!

Memory- Barbra Streisand

Possesso, dominio, abnegazione, sottomissione: parole in controsenso, che spesso nascondono disagi culturali e psicologici da correggere. Psiconline, la sua casa editrice, l'intero network continueranno a raccontare i risvolti tecnici e teorici sulle disfunzioni dell'essere che portano, nei casi estremi, a brutalità inaccettabili.

In difesa delle donne ma anche dei bimbi, degli uomini: NON CI FERMEREMO MAI!
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Più libri, più liberi

Pronto il Catalogo degli Espositori della nuova edizione della Fiera della piccola e media editoria che si terrà a Roma dal 4 all'8 dicembre prossimi.

Edizioni Psiconline c'è. Non come avremmo voluto esserci ma ci siamo anche quest'anno, in Bibliolibreria.

E, grande novità, con la presentazione del volume "L'Amore ai tempi del Genoma" che si terrà domenica 5 dicembre alle ore 16 nello Spazio Bibliolibreria con la presenza degli autori Ludovico Verde e Stefano Iacone, di Francesca della Ratta-Rinaldi e di Luigi Di Giuseppe. Coordina Sipo Beverelli. (guarda qui l'annuncio ufficiale - pag. 29).
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Carmen

Se a qualcuno dovesse venire in mente di chiedersi cosa c'entra Carmen Consoli con L'Amore ai tempi del Genoma (citata come musical equipment a pag. 12) dirò che c'entra e molto, per almeno due motivi.

Il primo è che quel capolavoro della musica leggera rappresentato dal suo ultimo disco, Elettra, è stato la colonna sonora della scrittura di gran parte del libro (soprattutto della prima parte), la seconda è che il suo modo di cantare l'Amore in tutte le sue sfumature, nel bene e nel male, descrive e trasmette esattamente quel tipo di sensibilità post-moderna che caratterizza l'Amore del futuro che già si approssima e che abbiamo cercato di descrivere nell'Amore ai tempi del Genoma...

Un consiglio di lettura? Leggete il libro ascoltando CarmenConsoli...
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La meditazione nel percorso educativo

Le considerazioni che Sipo Beverelli scrive in riferimento al mio libro:"La meditazione nel percorso educativo" sollecita in me altre riflessioni. Innanzitutto grazie per aver così bene interpretato il senso di quanto raccontato, per avermi suggerito che un libro termina sempre con una pagina bianca per arricchirsi col contributo di altri, da ultimo per spingermi, mio malgrado, ad usare il blog.

Meditare è, per tutti, riuscire a posare i pensieri che la fanno da padrone nella mente, creare uno spazio dove possa emergere qualcosa d'altro, la nostra parte più intima e profonda.

Quando, da adulta, ho capito i cambiamenti interiori che questa pratica porta con sé, ho pensato che ne avrebbero trovato giovamento e serenità anche i bambini, naturalmente mutate le strategie. Per i bambini, infatti, si può parlare di sviluppo di un atteggiamento meditativo. Le strategie sono diverse e sono  descritte nel testo. Immagino tuttavia le obiezioni da parte di chi leggerà il libro perché non sempre ci sono le situazioni ottimali per questo, ma se il genitore o l'insegnante o l'educatore sa  dove vuole portare il bambino trova anche piccoli ma significativi spazi nella realtà in cui opera quotidianamente.

Ecco alcuni esempi:

Spesso i bambini che tornano da scuola devono colorare, soprattutto le fotocopie di schede; piuttosto che gravare il bambino di un lavoro ripetitivo e che niente aggiunge all’apprendimento, in mancanza di un  mandala, il genitore può trasformare quell'occasione in spazio da  gustare col proprio figlio, colorando insieme a lui, nel silenzio della cucina o della cameretta; si crea, così, fra i due un clima complice e un silenzio portatore di significato. Il bambino si sente apprezzato per quello che fa, il genitore gusta quel momento, unico, di intimità.

Un altro momento magico che un genitore può usare è quello di quando il bambino va a letto. Ai bambini piace, anche se non più piccolissimi, ricevere il  bacio della buona notte o ascoltare la lettura di storie. Il genitore potrebbe, qualche sera, usare questo tempo per donare un massaggio al figlio, magari enumerando per gioco, le parti del corpo che tocca. Ai bambini farsi massaggiare piace, entrano così più a contatto col proprio corpo, provano una sensazione di benessere, le tensioni calano e la mente, che si portava tutto il bagaglio della giornata, si cheta.

Un altro esercizio potrebbe essere quello di ricavarsi durante il pomeriggio o la sera, un momento in cui genitore e figlio, ad occhi chiusi giocano a percepire cosa si sente quando si fa silenzio: il ritmo del proprio respiro, il ticchettio dell'orologio, una voce lontana, dei passi sotto casa. Il bambino si abitua così a far caso alla piccola vita che scorre sotto il tumulto del fare frenetico e via via imparerà ad apprezzarla.

Quando, da adulta, ho capito i cambiamenti interiori che questa pratica porta con sè, ho pensato che ne avrebbero trovato giovamento e serenità anche i bambini, naturalmente mutate le strategie. Per i bambini, infatti, si può parlare di sviluppo di un atteggiamento meditativo. Le strategie sono diverse e sono  descritte nel testo. Immagino tuttavia le obiezioni da parte degli educatori perchè non sempre ci sono le situazioni ottimali per questo. Se il genitore o l'insegnante o l'educatore in genere sa  dove vuole portare il bambino trova anche piccoli ma significativi spazi nella realtà in cui opera quotidianamente. Dopo aver letto le riflessioni di Sipo e lasciatele posare mi sono venute in mente alcuni esmpi da suggerire alle famiglie.

Spesso i bambini che tornano da scuola devono colorare, soprattutto le fotocopie di schede; piuttosto che gravare il bambino di un lavoro ripetitivo e che niente aggiunge a sè, in mancanza di un  mandala, il genitore può cogliere quell'occasione per  gustarla col proprio figlio, colorando insieme a lui, nel silenzio della cucina o della cameretta, si crea fra i due un clima complice e un silenzio portatore di significato. Il bambino si sente apprezzato per quello che fa, il genitore apprezza quel momento, unico, di intimità.

Un altro momento magico  che un genitore può usare è quello di quando il bambino va a letto. Ai bambini piace, anche se non più piccolissimi, ricevere il  bacio della buona notte o ascolteare la lettura di storie. Il genitore potrebbe, qualche sera, usare questo tempo per donare un massaggio al figlio, magari enumerando per gioco, le parti del corpo che tocca. Ai bambini farsi massaggiare piace, entrano così più a contatto col prioprio corpo, provano una sensazione di benessere, le tensioni calano e la mente, che si portava tutto il bagaglio della giornata, si cheta.

Un altro esercizio potrebbe quello di ricavarsi durante il pomeriggio o la sera, un momento in cui genitore e figlio, ad occhi chiusi giocano a percepire cosa si sente quando si fa silenzio: il ritmo del proprio respiro, il ticchettio dell'orologio, una voce lontana, dei passi sotto casa. Il bambino si abitua così a far caso alla piccola vita che viene soffocata nel fare frenetico e via via imparerà ad apprezzarla.

Le considerazioni che Sipo Beverelli scrive in riferimento al mio libro:"La meditazione nel percorso educativo" sollecita in me altre riflessioni. Innanzitutto grazie per aver così bene interpretato il senso di quanto raccontato, per avermi suggerito che un libro termina sempre con una pagina bianca per arricchirsi col contributo di altri, da ultimo per spingermi, mio malgrado, ad usare il blog.Meditare è, per tutti, riuscire a posare i pensieri che la fanno da padrone nella mente, creare uno spazio dove possa emergere qualcosa d'altro, la nostra parte più intima e profonda.Quando, da adulta, ho capito i cambiamenti interiori che questa pratica porta con sé, ho pensato che ne avrebbero trovato giovamento e serenità anche i bambini, naturalmente mutate le strategie. Per i bambini, infatti, si può parlare di sviluppo di un atteggiamento meditativo. Le strategie sono diverse e sono  descritte nel testo. Immagino tuttavia le obiezioni da parte di chi leggerà il libro perché non sempre ci sono le situazioni ottimali per questo, ma se il genitore o l'insegnante o l'educatore sa  dove vuole portare il bambino trova anche piccoli ma significativi spazi nella realtà in cui opera quotidianamente. Ecco alcuni esempi:Spesso i bambini che tornano da scuola devono colorare, soprattutto le fotocopie di schede; piuttosto che gravare il bambino di un lavoro ripetitivo e che niente aggiunge all’apprendimento, in mancanza di un  mandala, il genitore può trasformare quell'occasione in spazio da  gustare col proprio figlio, colorando insieme a lui, nel silenzio della cucina o della cameretta; si crea, così, fra i due un clima complice e un silenzio portatore di significato. Il bambino si sente apprezzato per quello che fa, il genitore gusta quel momento, unico, di intimità.Un altro momento magico che un genitore può usare è quello di quando il bambino va a letto. Ai bambini piace, anche se non più piccolissimi, ricevere il  bacio della buona notte o ascoltare la lettura di storie. Il genitore potrebbe, qualche sera, usare questo tempo per donare un massaggio al figlio, magari enumerando per gioco, le parti del corpo che tocca. Ai bambini farsi massaggiare piace, entrano così più a contatto col proprio corpo, provano una sensazione di benessere, le tensioni calano e la mente, che si portava tutto il bagaglio della giornata, si cheta.Un altro esercizio potrebbe essere quello di ricavarsi durante il pomeriggio o la sera, un momento in cui genitore e figlio, ad occhi chiusi giocano a percepire cosa si sente quando si fa silenzio: il ritmo del proprio respiro, il ticchettio dell'orologio, una voce lontana, dei passi sotto casa. Il bambino si abitua così a far caso alla piccola vita che scorre sotto il tumulto del fare frenetico e via via imparerà ad apprezzarla.












Quando, da adulta, ho capito i cambiamenti interiori che questa pratica porta con sè, ho pensato che ne avrebbero trovato giovamento e serenità anche i bambini, naturalmente mutate le strategie. Per i bambini, infatti, si può parlare di sviluppo di un atteggiamento meditativo. Le strategie sono diverse e sono  descritte nel testo. Immagino tuttavia le obiezioni da parte degli educatori perchè non sempre ci sono le situazioni ottimali per questo. Se il genitore o l'insegnante o l'educatore in genere sa  dove vuole portare il bambino trova anche piccoli ma significativi spazi nella realtà in cui opera quotidianamente. Dopo aver letto le riflessioni di Sipo e lasciatele posare mi sono venute in mente alcuni esmpi da suggerire alle famiglie.Spesso i bambini che tornano da scuola devono colorare, soprattutto le fotocopie di schede; piuttosto che gravare il bambino di un lavoro ripetitivo e che niente aggiunge a sè, in mancanza di un  mandala, il genitore può cogliere quell'occasione per  gustarla col proprio figlio, colorando insieme a lui, nel silenzio della cucina o della cameretta, si crea fra i due un clima complice e un silenzio portatore di significato. Il bambino si sente apprezzato per quello che fa, il genitore apprezza quel momento, unico, di intimità.Un altro momento magico  che un genitore può usare è quello di quando il bambino va a letto. Ai bambini piace, anche se non più piccolissimi, ricevere il  bacio della buona notte o ascolteare la lettura di storie. Il genitore potrebbe, qualche sera, usare questo tempo per donare un massaggio al figlio, magari enumerando per gioco, le parti del corpo che tocca. Ai bambini farsi massaggiare piace, entrano così più a contatto col prioprio corpo, provano una sensazione di benessere, le tensioni calano e la mente, che si portava tutto il bagaglio della giornata, si cheta.Un altro esercizio potrebbe quello di ricavarsi durante il pomeriggio o la sera, un momento in cui genitore e figlio, ad occhi chiusi giocano a percepire cosa si sente quando si fa silenzio: il ritmo del proprio respiro, il ticchettio dell'orologio, una voce lontana, dei passi sotto casa. Il bambino si abitua così a far caso alla piccola vita che viene soffocata nel fare frenetico e via via imparerà ad apprezzarla.
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Una giornata particolare...

Grande lavoro per l'Ufficio Stampa in questi ultimi due giorni.
La diffuzione, pressochè in contemporanea, di due importanti volumi ha costretto la nostra Sipo ad una attività frenetica di contatti, invii, verifiche.
E' stato comunque un lavoro eccellente e siamo certi che riuscirà a produrre l'effetto sperato di far conoscere al grande pubblico e ai critici due volumi che hanno grande qualità e grande spessore professionale, pur conservando una immediatezza di linguaggio ed una fruibilità da parte di tutti i lettori, anche i meno esperti.
Ora un attimo di riposo e poi... via al lavoro sui prossimi volumi.
Già a Dicembre sarà in libreria l'eccellente e completo "Anoressia Rabbiosa", scritto da Luciano Peirone ed Elena Gerardi e poi, immediatamente a seguire, due grandissimi libri che vedranno la luce a gennaio.
Il primo sarà un "inizio" per Edizioni Psiconline. Infatti sarà il primo volume pubblicato su licenza di un editore straniero (Albin Michel in Francia) e tratterà un tema molto "caldo": il rapporto di coppia con le sue normalità e le sue patologie.
Il secondo, sempre rimanendo nel tema precedente, si occuperà delle "famiglie affidatarie" e dei temi in genere dell'affido famigliare. Altro argomento importantissimo che coinvolge tantissime persone, sia in positivo che in negativo.
Grazie ancora a Sipo e ... buon lavoro!
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Nuove tecnologie si avanzano

Di nuovo al lavoro per poter dare maggior spazio e maggiore visibilità ai nostri volumi e ai nostri autori. Di nuovo alla ricerca di idee per crescere e migliorare. Pronti alle nuove battaglie tecnologiche!

IN UNA PAROLA: E-BOOK!

Stiamo alacremente lavorando per trasformare i nostri volumi in e-book da diffondere attraverso gli e-store specializzati così da consentire a molti di entrare in contatto con la nostra produzione e stiamo "ferocemente" discutendo per cercare di capire come muoverci al meglio in un mercato così nuovo e complesso.
La prima domanda che ci siamo posti è stata: chi è il lettore di e-book? Di cosa ha bisogno? Come interagisce con i suoi strumenti?
E stiamo ancora cercando di rispondere concretamente per poterci puoi muovere di conseguenza.

CHI SE LA SENTE DI DARCI UNA MANO?

Noi siamo qui ed aspettiamo i vostri pareri! Riempiteci di commenti! HELP US, PLEASE!
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Redazione

Proposte...

Ogni giorno, in Redazione, arrivano proposte di pubblicazione di nuovi volumi.
Alcune interessanti, altre meno ma tutte decisamente ben accette. E' infatti comunque bello vedere che molte persone condividono il nostro impegno, il nostro entusiasmo, i nostri interessi.
Ed è bello sentirsi in sintonia con colleghi e persone che, come te, pensano che la psicologia sia materia così bella ed interessante ma così poco "conosciuta" da voler, a tutti i costi, contribuire a "diffonderla".

Sembra in effetti un grande controsenso dire che la psicologia è "ignota" ma ogni giorno che passa ci porta a constatare che quello che si conosce non è la psicologia intesa come scienza con le sue regole, i suoi presupposti, le sue basi e le sue conclusioni ma si conosce invece, il "senso comune", quella sorta di sapere collettivo che ci consente di interagire con gli altri, di essere "sociali", di comunicare.
Non la "Psicologia" ma la "psicologia" fatta di frasi fatte, di ovvietà, di stereotipi che ci aiutano a "vivere" ma contemporaneamente ci "rovinano" la vita. Sorta di conoscenza collettiva che si regge sul nulla ma è così forte e potente da convincere tanti che possa essere la risposta ai nostri problemi quotidiani.
La Psicologia non è questo ma ben altro. Può  (anzi lo deve) essere semplice, "comune" ma contemporaneamente deve essere corretta, scientificamente fondata, capace di aiutare le persone a vivere ma senza condizionarle o "convincerle".
Deve essere strumento di crescita personale e non di imbonimento o imbarbarimento. Deve essere conosciuta da molti ma "posseduta" da competenti che abbiamo gli strumenti per utilizzarla al meglio e renderla utile a tutti.
Questa è la nostra idea di Psicologia e questo cerchiamo di comunicare attraverso le nostre scelte e i volumi che pubblichiamo.
Insomma, più psicologia per tutti ma non più psicologia da tutti.

Buona settimana...
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Redazione

L'Amore ai tempi del Genoma

Finalmente ci siamo, finalmente in libreria L'Amore ai tempi del Genoma.
Tutto quello che avreste voluto sapere sull'amore (comprese forme, funzioni & dimensioni), ma non avete MAI osato chiedere, in direzione ostinata e contraria rispetto alla retorica dell'Amore: perché la retorica è banale, la banalità stupida e la stupidità omicida, perché uccide l'intelligenza, che, come scriviamo nel libro, è qualcosa di invece utile, perché è uno strumento ad alta pervasività che tende a dilatarsi fino ad occupare tutto lo spazio ecologico disponibile...
Il libro è lì che aspetta di confrontarsi per essere  masticato e digerito dall'intelligenza del lettore.
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Un fine settimana eccellente ed un inizio ancora migliore!

Che bello "aprire" la posta ed accorgersi di essere stati inseriti in una delle bibliografie "consigliate" ai librai italiani da parte di Link Libri (http://www.linklibri.net).
Il nostro ultimo volume "L'Amore ai tempi del Genoma" è stato così apprezzato che hanno voluto inserirlo fra quelli che devono "essere presenti" in libreria perchè interessanti per il pubblico e quindi potrebbero diventare "best seller" (passateci il momento di esaltazione, anche noi ne abbiamo bisogno, ogni tanto).
E la meraviglia è ancora maggiore quando, sfogliando ancora, troviamo anche il nostro volume in uscita "Anoressia rabbiosa. La ribellione muta e i sentimenti repressi" scritto dai colleghi torinesi Luciano Peirone ed Elena Gerardi.
Un volume importante, a nostro parere, nel campo dello studio "concreto" di una patologia così invalidante, un modo diverso di guardare che porta a conclusioni davvero interessanti.
Ma di questo parleremo meglio fra qualche giorno... ora lasciateci godere questo momento!
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L'arte di fermare i pensieri nei bambini

Copertina del libro

Ho appena smesso di leggere l'amore ai nostri giorni, tra scoperte di neurobiologia e psicologia evoluzionistica. Ho appena imparato che il colpo di fulmine non esiste, se non nella mera luce di motore per la corresponsione d'amorosi sensi. Ed ecco che il lungo viaggio nelle parole degli altri, in cui Edizioni Psiconline ha voluto coinvolgermi, presenta un altro messaggio di rottura: educare i bambini con la meditazione.

Penso d'un tratto alla frenesia di vita che hanno i miei ragazzi. A quel moto perpetuo che li ha accompagnati nella crescita, nonostante le mie urla e i miei continui inviti a farla finita.

"La meditazione", scrive Catia Belacchi, insegnante e pedagogista, "introduce una pausa nelle azioni ininterrotte del quotidiano, porta un momento di silenzio e di stasi e il bambino impara a stare in quel silenzio e in quella stasi e ne intuisce la necessità. Col tempo aumenteranno i momenti in cui saprà stare da solo per dedicarsi ad attività che calmano la mente: pittura e coloritura, modellaggio, ritaglio......".

Nella società della frenesia e dei cento corsi di sport e lingue straniere, con cui soggioghiamo i piccoli-uomini-crescono, il libro della Belacchi, che Edizioni Psiconline manda in libreria il prossimo 16 novembre, è un invito alla rottura del silenzio.

Fanno sorridere, pensare, riflettere, i brani che si susseguono nelle 80 pagine di questo saggio fluido ed efficace su un modo alternativo di educare, in famiglia come a scuola.
Io sono arrivata a pagina 47, al capitolo sulla meditazione per i bambini.

"La ragione per cui è necessaria la pratica della meditazione per i bambini",  dice l'autrice,  "è la stessa per cui è necessaria per gli adulti". Ti ritrovi a riflettere, a quella capacità che ferma i pensieri e immediatamente ti solleva verso una prospettiva centrata sul té più profondo e al tempo stesso in terza visione esterna.

"In famiglia", continua Catia Belacchi, "bisognerebbe riuscire a creare momenti di pausa e di silenzio. Ogni momento della giornata dovrebbe avere il suo valore in quanto tale, senza che niente si sovrapponga ad esso". "I genitori", prosegue, "dovrebbero poi trovare il tempo di portare i bambini all'aperto, a contatto con i boschi, gli spazi verdi, l'acqua, dove è più facile ascoltare le voci della natura, percepire la sensazione d'infinito, essere portati naturalmente a tacere".

Quante volte l'abbiamo fatto? Quante volte abbiamo lasciato assaporare ai nostri figli il gusto del silenzio?.

Ha coraggio questo libro, che propone di fermare i pensieri e le parole in quel villaggio globale, che nella comunicazione ha annegato l'esistenza più profonda e reale.

Al prossimo capitolo............!
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