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I disegni dei bambini come viaggio alla scoperta delle emozioni

Il secondo capitolo del volume Progetti di Psicologia. Scuola, Professione, Esame di Stato è dedicato a un progetto di educazione alle emozioni nella scuola primaria, dal titolo “Viaggio alla scoperta delle emozioni. Un percorso fatto di colori, musica e tanta fantasia!”. Proporre in una scuola elementare, o in una scuola dell'infanzia, un progetto rivolto all'educazione emotiva vuol dire utilizzare tanti materiali di facile consumo, quali fogli, tempere, colla, colori vari, cartelloni, forbici e pennelli. Questo perchè lo strumento principe che vi troverete principalmente a utilizzare e proporre ai bimbi è il disegno. Il disegno è il modo più naturale di espressione dei bambini che coinvolge fattori intellettivi e affettivi. Attraverso i disegni i bambini ci consentono l'ingresso nel loro mondo affettivo e creativo e ci permettono di comprendere tutti i disagi, le preoccupazioni e i problemi più nascosti che non riescono o non vogliono esprimere verbalmente. Anche uno scarabocchio, un piccolo segno, una leggera macchia, può suggerirci tanto del loro mondo. Attraverso l'analisi dei disegni possiamo capire quello che i bambini vogliono dire.

OLTRE IL LIBRO, LO SCARABOCCHIO. Con questo post vorrei integrare il capitolo del mio libro dedicato al progetto di educazione alle emozioni, con delle informazioni riguardo l'interpretazione dei disegni. La prima attività grafica del bambino è lo scarabocchio, vera e propria espressione corporea che coinvolge l'intero corpo. Verso il primo anno di età, lo scarabocchio consiste in semplici linee verticali, orizzontali e radiali. Verso il secondo anno di età compare il cerchio e l'angolo: è l'età in cui appaiono i primi scarabocchi organizzati. Verso i tre anni, eccezionalmente anche prima, il bambino inizia a dare un nome al proprio scarabocchio, che non rappresenta più soltanto un piacere motorio ma soprattutto un dare voce ad un progetto, un'intenzione, una sensazione. A quattro anni il bambino perfeziona l'abilità di disegnare la casa e il sole e inizia ad abbozzare la figura umana, concludendo la fase dello scarabocchio. Verso i cinque e i sei anni, il bambino diventa più capace di rappresentare la realtà, mentre, verso gli otto anni, acquisisce una maggiore capacità di percezione dello spazio. Tra i dieci e i quattordici anni, passa, invece, al cosiddetto realismo visivo che mette fine all'originalità grafica del bambino.

IL SIGNIFICATO NEL SEGNO. Alcuni oggetti ed elementi che compaiono frequentemente nei disegni dei bambini hanno un preciso significato psicologico:

Il suolo indica la base sicura dei bambini, simbolo di sicurezza e nutrimento.
La montagna indica il seno materno, simbolo di accoglienza e bisogni orali.
Il sole è il simbolo paterno per eccellenza.
Le nuvole, se abbondanti, indicano minaccia e inquietudine.
La pioggia è la minaccia materna.
Le stelle indicano il bisogno di essere valorizzati.
L'acqua è l'immagine della madre.
I fiori indicano femminilità, gioia e spensieratezza.
Gli animali sono spesso utilizzati dai bambini come compensazione di un sentimento di solitudine.

GRANDI E PICCOLI: LE DIMENSIONI. Le dimensioni degli oggetti rispecchiano l'importanza che il bambino attribuisce all'elemento disegnato. La parte più importante è quasi sempre collocata per prima o al centro del foglio, la parte svalorizzata è quasi sempre collocata per ultima o disegnata piccola e senza importanza.

PSICHE E MATITA. Ma qual è il significato psicologico dei disegni più comuni dei bambini, ovvero il disegno della figura umana, il disegno dell'albero, il disegno della casa, il disegno della famiglia? Nel disegnare la figura umana il bambino rappresenta inconsciamente se stesso e quindi la percezione e rappresentazione del proprio schema corporeo. Permette quindi di avere un'idea dello sviluppo psicofisico e del livello di evoluzione grafica del bambino. La dimensione della figura umana è legata alla percezione che il bambino ha di sé: una piccola dimensione sta a indicare timidezza, una grande dimensione o una dimensione "giusta" (compresa tra gli 8 e i 18 cm di un foglio con formato regolare) esprime sicurezza, fiducia, estroversione e una buona percezione di sè. La testa rappresenta i sentimenti che il bambino ha dedotto dal volto della madre; i particolari del viso ci raccontano delle abilità di comunicazione e di scambio con il mondo esterno; il collo è il tramite tra la ragione e l'istinto; le gambe rappresentano sicurezza e stabilità; le braccia e le mani sono il simbolo della comunicazione e del contatto con il mondo; il tronco ci racconta dell'istintualità.

L'ALBERO O LA CASA. Nel disegnare l'albero il bambino ci racconta della sua energia e della sua autenticità. I tre elementi che devono essere osservati nel disegno dell'albero sono le radici, il tronco e la chioma. Le radici rappresentano l'affettività e ci suggeriscono il legame tra madre e bambino. Il tronco esprime la percezione e la sicurezza che il bambino ha di sé. La chioma simboleggia l'apertura verso il mondo, l'adattabilità, la solidarietà e l'amore.

Il disegno della casa ci racconta il modo di vivere del bambino, i rapporti con i genitori e i fratelli, il suo ruolo nella famiglia. Alcuni studiosi associano alla casa il volto materno: il tetto rappresenta la capigliatura, le finestre gli occhi e la porta la bocca. Una casa grande simboleggia accoglienza, spontaneità e apertura alla vita. Una casa piccola significa intimità, introversione e timidezza. La porta rappresenta il modo di entrare in contatto con l'ambiente. Le finestre rappresentano il modo di comunicare del bambino. Il comignolo è simbolo di calore e affetto.

MAMMA E PAPA'. IN FAMIGLIA.  Il disegno della famiglia ci racconta delle dinamiche interne al nucleo familiare. Il personaggio disegnato per primo è quello per cui il bambino prova maggiore ammirazione; disegnare se stesso al primo posto è segno di egocentrismo mentre disegnarsi all'ultimo posto è segno di poca fiducia nelle proprie potenzialità, timidezza e chiusura. L'aggiunta di personaggi alla famiglia reale è indice di compensazione per un senso di solitudine. La dimensione ridotta di un personaggio vuol dire svalutazione da parte del bambino mentre un personaggio sproporzionatamente grande è vissuto come oppressivo e dominante. La collocazione in disparte di un personaggio mette in luce la difficoltà del bambino a stabilire con lui un legame significativo, così come la cancellazione di un personaggio è indicativo di insofferenza che il bambino prova nei confronti di esso. L'aggiunta di animali può indicare che il bambino tende a nascondere l'aggressività che prova nei confronti di uno o più personaggi della famiglia. Escludersi dal disegno è indice di una scarsa autostima e di un senso di esclusione.

I COLORI. Anche la scelta dei colori ha un ruolo importante nello sviluppo psicofisico dei bambini.
I bambini utilizzano i colori per la loro valenza emotiva: sotto i 7 anni usano il colore in modo impulsivo rispetto alla forma, solo verso gli 8 anni iniziano ad associare il colore all'oggetto e solo verso gli 11 anni si accorgono che il colore può variare anche nello stesso oggetto.
Adesso ci concentreremo sui significati simbolici del colore.
Il rosso è il colore della forza e della vita ed è sempre presente nei disegni dei bambini. E' ambizione, energia, passione, coraggio.
Il giallo è il colore del sole, della luce e dell'estroversione. E' il colore dell'aggressività.
Il blu è il colore della calma, del cielo e del mare. E' il colore dell'intelligenza e del ragionamento.
Il verde è il colore della tranquillità e della soddisfazione di sè. E' soddisfazione, equilibrio, speranza.
L'arancione è il colore della vivacità e della serenità.
Il viola è il colore della razionalità e del dominio sulle passioni.
Il bianco è il colore del silenzio, della tranquillità.
Il nero è il colore della paura e della rinuncia. E' riservatezza, pudore, ansia.

Il disegno, dunque, è una porta aperta al mondo del bambino. E' la rivelazione della sua indole profonda e autentica, e quindi una miniera d'informazioni sulla sua struttura psicologica e sul suo carattere.
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Commenti 117

Ospite - Alessandra il Lunedì, 02 Aprile 2012 22:31

Gentile dott Viola,
la mia bambina di 22 mesi ama molto disegnare. Principalmente disegna cerchiolini (o spirali), qualche volta ha disegnato anche "montagne" ovvero tratti a forma di zigzag. Inoltre, ho notato che preferisce usare le penne perchè hanno un tratto più fine. può darmi alcune indicazioni? La ringrazio
Alessandra

Gentile dott Viola, la mia bambina di 22 mesi ama molto disegnare. Principalmente disegna cerchiolini (o spirali), qualche volta ha disegnato anche "montagne" ovvero tratti a forma di zigzag. Inoltre, ho notato che preferisce usare le penne perchè hanno un tratto più fine. può darmi alcune indicazioni? La ringrazio Alessandra
Ospite - Davide Viola il Domenica, 24 Giugno 2012 11:06

Gentile Alessandra,

Disegnare cerchi, spirali, forme a zig zag, e' tipico dei bambini dell'eta' di sua figlia.

Saluti,

Davide Viola

Gentile Alessandra, Disegnare cerchi, spirali, forme a zig zag, e' tipico dei bambini dell'eta' di sua figlia. Saluti, Davide Viola
Ospite - marinai barbara il Giovedì, 21 Giugno 2012 11:25

Buongiorno signor Viola,
ho un binbo di sei anni che ancora frequenta l'asilo ed è molto chiuso ed introverso.
Se gli chiedi di scrivere una lettera od un numero lo fa volentieri ma se gli chiede di disegnare non lo fa mai.Ha anche un fratello più piccolo con un carattere opposto al suo molto estroverso e che adora disegnare.Ieri sera tornando a casa da lavoro ho trovato una pagina piena di palloncini gialli ed ho pensato che l'avesse fatto il piccolo di quattro anni ma mio marito mi ha detto che l'ha fatto il maggiore per me dicendogli che il giallo era il mio colore anche se io non lo adoro come colore(contrariamente a mio marito piace il giallo).Che significato può avere?La ringrazio molto per la risposta e le auguro una buona giornata

Buongiorno signor Viola, ho un binbo di sei anni che ancora frequenta l'asilo ed è molto chiuso ed introverso. Se gli chiedi di scrivere una lettera od un numero lo fa volentieri ma se gli chiede di disegnare non lo fa mai.Ha anche un fratello più piccolo con un carattere opposto al suo molto estroverso e che adora disegnare.Ieri sera tornando a casa da lavoro ho trovato una pagina piena di palloncini gialli ed ho pensato che l'avesse fatto il piccolo di quattro anni ma mio marito mi ha detto che l'ha fatto il maggiore per me dicendogli che il giallo era il mio colore anche se io non lo adoro come colore(contrariamente a mio marito piace il giallo).Che significato può avere?La ringrazio molto per la risposta e le auguro una buona giornata
Ospite - Davide Viola il Domenica, 24 Giugno 2012 11:13

Gentile Barbara,

Il giallo e' il colore del sole, della luce, dell'estroversione, dell'andare verso (aggressività vuol dire proprio questo, non inteso in senso di violenza).

Il tuo bambino ti vede "gialla": mi piacerebbe pensare che ti sente con le caratteristiche sopra descritte.

Saluti,

Davide Viola

Gentile Barbara, Il giallo e' il colore del sole, della luce, dell'estroversione, dell'andare verso (aggressività vuol dire proprio questo, non inteso in senso di violenza). Il tuo bambino ti vede "gialla": mi piacerebbe pensare che ti sente con le caratteristiche sopra descritte. Saluti, Davide Viola
Ospite - Davide Viola il Giovedì, 28 Giugno 2012 18:49

A tutti gli appassionati del meraviglioso mondo delle emozioni dei bambini comunico che con la Casa Editrice Edizioni Psiconline ho da pochissimo pubblicato un libro sull'educazione alle emozioni dal titolo "Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicità, tristezza, rabbia e paura."

Dino è un simpatico dinosauro di 8 anni, con tanti amici e una fidanzatina di nome Saurina. Per un brutto scherzo di Tiranno, un dinosauro cattivo e antipatico, il povero Dino perde tutte le sue emozioni. Parte così alla ricerca delle emozioni perdute, in un percorso fatto di grandi sfide per riconquistare la felicità, la tristezza, la rabbia e la paura.
Il bambino è chiamato ad aiutare Dino a compilare la schede: ogni scheda è una sfida che aiuta il bambino a comprendere ed esprimere le emozioni.
Il libro si rivolge direttamente al bambino, evitando intenzionalmente tecnicismi e teorizzazioni, perché tanto si è già scritto sulle emozioni ma pochi sono gli strumenti semplici e immediati che i bambini possono utilizzare, aprendo il cuore e la mente. Si è anche cercato di evitare il più possibile la presentazione di schede con immagini prestabilite con l’intento di creare degli spazi in cui il bambino può dare libero sfogo alla propria creatività senza influenzamenti vari.
La scelta di presentare il racconto iniziale e le relative schede in bianco e nero consente al bambino di far riferimento esclusivamente alla propria immaginazione, colorando le figure del racconto e le cornici delle schede-sfide come preferisce.
A lavoro compiuto il bambino avrà contribuito, con la propria fantasia e la propria capacità di far danzare i colori sul foglio, al completamento grafico del libro. Questo consentirà al bambino di potenziare la sensazione di aver partecipato creativamente e attivamente alla realizzazione delle attività proposte, e non di averle subite passivamente. Obiettivo del libro è stimolare la crescita emotiva del bambino, fornendogli uno spazio avventuroso in cui è possibile scrivere e disegnare le emozioni, le sensazioni e i pensieri che passano per il cuore.

In libreria dal 12 luglio.
Già acquistabile in anteprima sul sito:
http://www.psychostore.net/Edizioni-Psiconline/Infanzia/Adolescenza/Interventi/Alla-ricerca-delle-emozioni.html

A tutti gli appassionati del meraviglioso mondo delle emozioni dei bambini comunico che con la Casa Editrice Edizioni Psiconline ho da pochissimo pubblicato un libro sull'educazione alle emozioni dal titolo "Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicità, tristezza, rabbia e paura." Dino è un simpatico dinosauro di 8 anni, con tanti amici e una fidanzatina di nome Saurina. Per un brutto scherzo di Tiranno, un dinosauro cattivo e antipatico, il povero Dino perde tutte le sue emozioni. Parte così alla ricerca delle emozioni perdute, in un percorso fatto di grandi sfide per riconquistare la felicità, la tristezza, la rabbia e la paura. Il bambino è chiamato ad aiutare Dino a compilare la schede: ogni scheda è una sfida che aiuta il bambino a comprendere ed esprimere le emozioni. Il libro si rivolge direttamente al bambino, evitando intenzionalmente tecnicismi e teorizzazioni, perché tanto si è già scritto sulle emozioni ma pochi sono gli strumenti semplici e immediati che i bambini possono utilizzare, aprendo il cuore e la mente. Si è anche cercato di evitare il più possibile la presentazione di schede con immagini prestabilite con l’intento di creare degli spazi in cui il bambino può dare libero sfogo alla propria creatività senza influenzamenti vari. La scelta di presentare il racconto iniziale e le relative schede in bianco e nero consente al bambino di far riferimento esclusivamente alla propria immaginazione, colorando le figure del racconto e le cornici delle schede-sfide come preferisce. A lavoro compiuto il bambino avrà contribuito, con la propria fantasia e la propria capacità di far danzare i colori sul foglio, al completamento grafico del libro. Questo consentirà al bambino di potenziare la sensazione di aver partecipato creativamente e attivamente alla realizzazione delle attività proposte, e non di averle subite passivamente. Obiettivo del libro è stimolare la crescita emotiva del bambino, fornendogli uno spazio avventuroso in cui è possibile scrivere e disegnare le emozioni, le sensazioni e i pensieri che passano per il cuore. In libreria dal 12 luglio. Già acquistabile in anteprima sul sito: http://www.psychostore.net/Edizioni-Psiconline/Infanzia/Adolescenza/Interventi/Alla-ricerca-delle-emozioni.html
Ospite - Sissi il Domenica, 01 Luglio 2012 01:57

buongiorno,

mi chiedevo..visto che il sole è la figura paterna, disegnarlo in alto a sinistra con dei raggi lunghissimi che prendono tutto il foglio può avere un significato di oppressione o di richiesta?
grazie Sissi

buongiorno, mi chiedevo..visto che il sole è la figura paterna, disegnarlo in alto a sinistra con dei raggi lunghissimi che prendono tutto il foglio può avere un significato di oppressione o di richiesta? grazie Sissi
Ospite - Cinzia il Domenica, 15 Luglio 2012 00:46

Salve dottore
io non ho figli ma la bamina di cinque anni che tengo occasionalmente rappresenta la casa con finestre e porte molto in alto, tanto che dalla porta parte una strada o parebbe uno scivolo che scende in obbliquo dalla casa alla base del disegno. Qualche volta lei si disegna mentre sale su questa salita . Le fineste hanno sempre la croce e qualche volta c'è una figura dietro che significato può avere tutto ciò.
Grazie Cinzia

Salve dottore io non ho figli ma la bamina di cinque anni che tengo occasionalmente rappresenta la casa con finestre e porte molto in alto, tanto che dalla porta parte una strada o parebbe uno scivolo che scende in obbliquo dalla casa alla base del disegno. Qualche volta lei si disegna mentre sale su questa salita . Le fineste hanno sempre la croce e qualche volta c'è una figura dietro che significato può avere tutto ciò. Grazie Cinzia
Ospite - giulia il Sabato, 18 Agosto 2012 16:19

Salve,
ho un bambino di 4 anni e recentemente ha fatto un disegno che un po' mi ha preoccupata: ha disegnato le nuvole, la pioggia e verso sx una radio (che sembra più un pozzo) che lui dice essere la radio della tristezza tutto di blu...
Mi ha detto che quando si è tristi e c'è la pioggia si ascolta la radio della tristezza così si ritorna felici...booooh!!!!

Salve, ho un bambino di 4 anni e recentemente ha fatto un disegno che un po' mi ha preoccupata: ha disegnato le nuvole, la pioggia e verso sx una radio (che sembra più un pozzo) che lui dice essere la radio della tristezza tutto di blu... Mi ha detto che quando si è tristi e c'è la pioggia si ascolta la radio della tristezza così si ritorna felici...booooh!!!!
Ospite - Davide Viola il Domenica, 19 Agosto 2012 12:19

Cara Giulia,

Non c'è nulla da preoccuparsi, il tuo bambino sta iniziando a elaborare un'emozione importantissima: la tristezza.

A riguardo prova a dare uno sguardo al volume che ho recentemente pubblicato sempre con Ed. Psiconline " Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicita, tristezza, rabbia e paura". Potrai trovare con il tuo bambino tante attività per lavorare sulla tristezza!

Un caro saluto,

Davide Viola

Cara Giulia, Non c'è nulla da preoccuparsi, il tuo bambino sta iniziando a elaborare un'emozione importantissima: la tristezza. A riguardo prova a dare uno sguardo al volume che ho recentemente pubblicato sempre con Ed. Psiconline " Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicita, tristezza, rabbia e paura". Potrai trovare con il tuo bambino tante attività per lavorare sulla tristezza! Un caro saluto, Davide Viola
Ospite - martina il Lunedì, 27 Agosto 2012 17:38

buona sera sono una mamma di un bambino di tre anni mezzo. sono molto preoccupata per mio figlio per quanto riguarda il disegno non ha mai disegnato una figura umana ne la sua famiglia neanche sotto forma di bozza mio figlio disegna solo animali circondati a nuvole 2 soli . tante volte gli ho chiesto di disegnare un bambino ma lui si rifiuta ,sa bene ed elencare le varie parti drl corpo che devo fare

buona sera sono una mamma di un bambino di tre anni mezzo. sono molto preoccupata per mio figlio per quanto riguarda il disegno non ha mai disegnato una figura umana ne la sua famiglia neanche sotto forma di bozza mio figlio disegna solo animali circondati a nuvole 2 soli . tante volte gli ho chiesto di disegnare un bambino ma lui si rifiuta ,sa bene ed elencare le varie parti drl corpo che devo fare
Ospite - Davide Viola il Lunedì, 27 Agosto 2012 18:12

Cara Martina,

Il rifiuto di disegnare la figura umana o la famiglia può essere significativo come puo' essere irrilevante, impossibile definirlo a priori senza conoscere il bambino e il suo ambiente di vita.

Se il tuo bambino non ti da' altri motivi di preoccupazione, ti invito a stare tranquilla.

Un caro saluto.

Cara Martina, Il rifiuto di disegnare la figura umana o la famiglia può essere significativo come puo' essere irrilevante, impossibile definirlo a priori senza conoscere il bambino e il suo ambiente di vita. Se il tuo bambino non ti da' altri motivi di preoccupazione, ti invito a stare tranquilla. Un caro saluto.
Ospite - Mary (website) il Giovedì, 20 Settembre 2012 16:16

Salve, sono la mamma di un bambino di 6 anni e mezzo con una appena diagnosticata sindrome di Aspergher. Non ha mai disegnato moltissimo e da poco ha iniziato la prima elementare. I suoi disegni solitamente rappresentano la famiglia (mamma, papà e sorellina) oppure alberi, fiori e qualche volta case. I suoi alberi solitamente hanno tronchi dritti e chiome tonde e corte e mai radici. cosa potrebbe voler dire?

Salve, sono la mamma di un bambino di 6 anni e mezzo con una appena diagnosticata sindrome di Aspergher. Non ha mai disegnato moltissimo e da poco ha iniziato la prima elementare. I suoi disegni solitamente rappresentano la famiglia (mamma, papà e sorellina) oppure alberi, fiori e qualche volta case. I suoi alberi solitamente hanno tronchi dritti e chiome tonde e corte e mai radici. cosa potrebbe voler dire?
Ospite - Davide Viola il Giovedì, 20 Settembre 2012 22:46

Gentile Signora,

Come le avranno sicuramente spiegato i medici, la sindrome di Asperger comporta varie difficoltà a carico delle competenze emotive.

Pertanto dovrà dedicare molte energie per potenziare nel suo bambino tali competenze e abilita'.

A riguardo provi a dare uno sguardo al volume che ho recentemente pubblicato sempre con Ed. Psiconline ” Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicita, tristezza, rabbia e paura”. Potra' trovare con il suo bambino tante attività per lavorare sulle emozioni!

Un caro saluto,

Davide Viola

Gentile Signora, Come le avranno sicuramente spiegato i medici, la sindrome di Asperger comporta varie difficoltà a carico delle competenze emotive. Pertanto dovrà dedicare molte energie per potenziare nel suo bambino tali competenze e abilita'. A riguardo provi a dare uno sguardo al volume che ho recentemente pubblicato sempre con Ed. Psiconline ” Alla ricerca delle emozioni. Aiutare i bambini a vivere bene felicita, tristezza, rabbia e paura”. Potra' trovare con il suo bambino tante attività per lavorare sulle emozioni! Un caro saluto, Davide Viola
Ospite - simone lucchi il Venerdì, 21 Settembre 2012 13:34

Salve, sono un padre e mi sto separando, la situazione non è facile soprattutto per i miei bimbi per una "storia" famigliare complessa. La settimana scorsa ,dopo diverse settimane , ho potuto passare del tempo con i bambini e ho chiesto al grande (9 anni) di farmi un disegno della famiglia. Non ho notato da che figura partisse, ma il disegno ha un sole enorme e sorridente al centro del foglio, splende. In basso al foglio , ha disegnato una linea che corrisponde al suolo che è pianeggiante dove ha disegnato (partendo da sx verso dx) prima la sorellina (4 anni) e poi se stesso, poi il suolo si alza leggermente e ha disegnato me e poi la mamma. I volti sono tutti sorridenti, i personaggi sono tutti con particolari somatici ( capelli lunghi la mamma, capelli lunghi la sorella più i capelli legati come al solito, un orsacchiotto disegnato al centro della maglia della sorella, la barba e i capelli corti su di me ), le mani hanno le dita aperte, i piedi sono rivolti verso l'esterno, nessuno componente della famiglia tocca l'altro. Un particolare, gli occhi, non ricordo se li ha sempre disegnati cosi: sono ovali, con la pupilla ma nella parte inferiore hanno una semicurva verso la pupilla , come spesso si vede nei cartoni animati. Non abbiamo avuto tempo di colorarlo quindi è rimasto in bianco e nero. Posso capire qualcosa da questo disegno? grazie in anticipo

Salve, sono un padre e mi sto separando, la situazione non è facile soprattutto per i miei bimbi per una "storia" famigliare complessa. La settimana scorsa ,dopo diverse settimane , ho potuto passare del tempo con i bambini e ho chiesto al grande (9 anni) di farmi un disegno della famiglia. Non ho notato da che figura partisse, ma il disegno ha un sole enorme e sorridente al centro del foglio, splende. In basso al foglio , ha disegnato una linea che corrisponde al suolo che è pianeggiante dove ha disegnato (partendo da sx verso dx) prima la sorellina (4 anni) e poi se stesso, poi il suolo si alza leggermente e ha disegnato me e poi la mamma. I volti sono tutti sorridenti, i personaggi sono tutti con particolari somatici ( capelli lunghi la mamma, capelli lunghi la sorella più i capelli legati come al solito, un orsacchiotto disegnato al centro della maglia della sorella, la barba e i capelli corti su di me ), le mani hanno le dita aperte, i piedi sono rivolti verso l'esterno, nessuno componente della famiglia tocca l'altro. Un particolare, gli occhi, non ricordo se li ha sempre disegnati cosi: sono ovali, con la pupilla ma nella parte inferiore hanno una semicurva verso la pupilla , come spesso si vede nei cartoni animati. Non abbiamo avuto tempo di colorarlo quindi è rimasto in bianco e nero. Posso capire qualcosa da questo disegno? grazie in anticipo
Ospite - Davide Viola il Venerdì, 21 Settembre 2012 14:17

Gentile Simone,
per un bambino la separazione dei genitori è sempre un evento che richiede il giusto tempo di elaborazione, comprensione e accettazione, soprattutto quando, come leggo, parliamo di una storia familiare complessa.
Come avrai letto nei commenti precedenti non sarebbe corretto leggere un disegno senza conoscere "l'artista" e la sua storia.
Però ci tengo a farti notare un dettaglio, che credo sia il più significativo: il dislivello del suolo che sembra separare i figli dai genitori. Senza azzardare ipotesi e interpretazioni (che lascerebbero, decontestualizzate, il tempo che trovano) chiederei direttamente al bambino cosa rappresenta questo suolo che si alza separando lui e la sorellina da mamma e papà (ma soprattutto se egli stesso "vive" questo suolo come separante). Delle volte i bambini hanno delle risposte che valgono molto ma molto di più di mille congetture.

Un caro saluto,

Davide Viola

Gentile Simone, per un bambino la separazione dei genitori è sempre un evento che richiede il giusto tempo di elaborazione, comprensione e accettazione, soprattutto quando, come leggo, parliamo di una storia familiare complessa. Come avrai letto nei commenti precedenti non sarebbe corretto leggere un disegno senza conoscere "l'artista" e la sua storia. Però ci tengo a farti notare un dettaglio, che credo sia il più significativo: il dislivello del suolo che sembra separare i figli dai genitori. Senza azzardare ipotesi e interpretazioni (che lascerebbero, decontestualizzate, il tempo che trovano) chiederei direttamente al bambino cosa rappresenta questo suolo che si alza separando lui e la sorellina da mamma e papà (ma soprattutto se egli stesso "vive" questo suolo come separante). Delle volte i bambini hanno delle risposte che valgono molto ma molto di più di mille congetture. Un caro saluto, Davide Viola
Ospite - simone lucchi il Venerdì, 21 Settembre 2012 15:17

Grazie per la gentile e pronta risposta, proverò a chiedergli del suolo e del perchè, forse essendo tutte le figure della stessa dimensione è servito per rendere i genitori più alti, o forse altro, l'unica è chiedere , grazie

Grazie per la gentile e pronta risposta, proverò a chiedergli del suolo e del perchè, forse essendo tutte le figure della stessa dimensione è servito per rendere i genitori più alti, o forse altro, l'unica è chiedere , grazie
Ospite - Silvia il Venerdì, 05 Ottobre 2012 12:09

Buongiorno, sono la mamma di un bambino di quasi 4 anni. Stamattina la maestra mi ha mostrato dei disegni fatti dai bambini, avrebbero dovuto rappresentare se stessi, quello di mio figlio era l'unico in cui la figura umana non si distingueva per niente. L'insegnante mi ha chiesto di vedere i suoi lavori dello scorso anno (ha cambiato scuola, abbiamo chiesto il trasferimento in una scuola più vicina a casa), per capire se ci sono state evoluzioni o involuzioni. Ho dato un'occhiata ai suoi disegni dell'anno passato e mi sembra siano sostanzialmente uguali a quelli di quest'anno. Anche a casa, quando disegna non fa mai, se non su richiesta la figura umana. Sono un po'preoccupata..

Buongiorno, sono la mamma di un bambino di quasi 4 anni. Stamattina la maestra mi ha mostrato dei disegni fatti dai bambini, avrebbero dovuto rappresentare se stessi, quello di mio figlio era l'unico in cui la figura umana non si distingueva per niente. L'insegnante mi ha chiesto di vedere i suoi lavori dello scorso anno (ha cambiato scuola, abbiamo chiesto il trasferimento in una scuola più vicina a casa), per capire se ci sono state evoluzioni o involuzioni. Ho dato un'occhiata ai suoi disegni dell'anno passato e mi sembra siano sostanzialmente uguali a quelli di quest'anno. Anche a casa, quando disegna non fa mai, se non su richiesta la figura umana. Sono un po'preoccupata..
Ospite - Davide Viola il Venerdì, 05 Ottobre 2012 12:53

Cara Silvia,

a 4 anni la figura umana dovrebbe essere riconoscibile, quantomeno nelle parti essenziali, quali testa, braccia, tronco e gambe.

Una figura umana non distinguibile può essere significativa come puo’ essere irrilevante, impossibile definirlo a priori senza conoscere il bambino e il suo ambiente di vita.

Se il tuo bambino non ti da’ altri motivi di preoccupazione, ti invito a stare tranquilla e a monitorare l'evoluzione dei disegni del bimbo.

Saluti,

Davide Viola

Cara Silvia, a 4 anni la figura umana dovrebbe essere riconoscibile, quantomeno nelle parti essenziali, quali testa, braccia, tronco e gambe. Una figura umana non distinguibile può essere significativa come puo’ essere irrilevante, impossibile definirlo a priori senza conoscere il bambino e il suo ambiente di vita. Se il tuo bambino non ti da’ altri motivi di preoccupazione, ti invito a stare tranquilla e a monitorare l'evoluzione dei disegni del bimbo. Saluti, Davide Viola
Ospite - salvatore di sarno il Domenica, 07 Ottobre 2012 21:48

salve sono il papa' di un bambino di 6 anni.Mio figlio non riesce ancora a colorare, quando colora rimane sempre nello stesso punto,cioe' non si sposta per andare a coprire la parte di disegno senza colore,non disegna la figura umana,i dottori mi dicono che è ancora infantile,non maturo.Non è che mi devo incominciare a preoccupare?

salve sono il papa' di un bambino di 6 anni.Mio figlio non riesce ancora a colorare, quando colora rimane sempre nello stesso punto,cioe' non si sposta per andare a coprire la parte di disegno senza colore,non disegna la figura umana,i dottori mi dicono che è ancora infantile,non maturo.Non è che mi devo incominciare a preoccupare?
Ospite - Davide Viola il Lunedì, 08 Ottobre 2012 01:10

Gentile Salvatore,

I dottori che ti dicono che il bambino non è maturo, ancora infantile, dovrebbero suggerirti che percorso intraprendere per capire, quantomeno, se questa immaturità possa avere ripercussioni sul funzionamento generale del bimbo.

Senza allarmismi o preoccupazioni, chiedi consiglio al pediatra.

Saluti.

Gentile Salvatore, I dottori che ti dicono che il bambino non è maturo, ancora infantile, dovrebbero suggerirti che percorso intraprendere per capire, quantomeno, se questa immaturità possa avere ripercussioni sul funzionamento generale del bimbo. Senza allarmismi o preoccupazioni, chiedi consiglio al pediatra. Saluti.
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