Approfondiamo la comprensione di "Delirio. Composizione e scomposizione del pensiero delirante" di Enrico Magni e Simon Pietro Scaccabarozzi (punti di Vista - Edizioni Psiconline) grazie all'intervista (a cura della dott.ssa Alice Fusella), che analizza dettagliatamente i contenuti del volume.
D. Partiamo dal titolo: “Delirio. Composizione e scomposizione del pensiero delirante”. Cos’è il delirio e cosa vuol dire comporre e scomporre il pensiero delirante? Cosa comporta?
R. Rispondere a questa domanda in sintesi è quasi impossibile. Il concetto di delirio si rifà a DMSIV o V , senza scomodare tutto quello che sta dietro. Delirare è un atto psicotico, è un “distacco” dalla realtà del qui ed ora del presente. Il delirio si caratterizza per un'alterazione del pensiero e delle emozioni. Il pensiero subisce delle alterazioni di significato, di composizione della struttura linguistica, è una confabulazione che esclude la terzietà; inoltre si possono manifestare anche delle alterazioni sensoriali con allucinazioni visive, il paziente vede delle cose che non esistono, delle alterazioni uditive, sente delle voci che sono solo nella sua mente, oppure percepisce delle deformazioni corporee irreali.