Passano rapidamente i giorni che ci separano dall'uscita del nostro prossimo volume sull'affido familiare e noi stiamo correndo contro il tempo per far sì che tutto possa essere pronto alla perfezione per il lancio.
L'Ufficio Stampa si è attivato, la tipografia ha già avviato le rotative, i grafici sono alle prese con gli ultimi ritocchi e l'autore freme in attesa della nascita della sua "creatura".
Certo non è la prima per il nostro autore. Alessandro Bruni, infatti, di esperienza in campo editoriale ne ha tanta ed è certamente un autore prolifico nel suo settore ma... la farmacia è altro rispetto all'affido familiare che non essendo la sua professione è invece la sua passione.
Alessandro Bruni è Ordinario di Biologia farmaceutica all’Università di Ferrara.
Ha ricoperto diversi incarichi organizzativi universitari tra i quali Preside della Facoltà di Farmacia, Delegato all’orientamento e alla didattica universitaria, Presidente di Società scientifiche.
Attualmente è Direttore del Centro di ricerca di ateneo per l’agricoltura di pianura (AgriUnife).
Ha compiuto studi sugli aspetti farmaceutici e sociali delle droghe; sulla filosofia e sociologia dei medicamenti e del benessere; sulla formazione didattico-pedagogica universitaria.
Con la sua famiglia ha svolto differenti esperienze di accoglienza operando con associazioni di volontariato, istituzioni locali e regionali e con operatori dei servizi psicosociali.
Emiliano di pianura, marito, padre (di nove figli di cui sei d'anima) e nonno (di sei nipoti, per ora..), ha vissuto l'accoglienza nella sua famiglia in varie forme: in casa, nel mutuo aiuto, in una comunità associativa. Ha fatto occasione di accoglienza educativa e di condivisione verso studenti e colleghi anche nel lavoro accademico. Dopo quasi trent'anni di utopie e opere, oscillando sempre tra stress e speranze, i suoi pensieri cominciano a precisarsi meglio e si ritiene pronto a tentare di commentare le storie e il senso dell'accoglienza familiare vissuta e condivisa con altri e da altri. Spera ancora di trovare risposte ai suoi dubbi, alle sue incertezze, sul senso di vivere con le porte aperte, e spera di poter essere d'aiuto a quanti vogliono fare cammini analoghi (genitori, operatori, amanti di cimenti personali nella solidarietà accogliente). E' consapevole delle sue cicatrici non sempre ben richiuse e del suo rovello nel vivere altrimenti verso il chiunque e quindi di un cammino posto sul confine di strade d'argine tra concrete liquide paure e utopiche solide convinzioni. Di questo andare ha dato notizie in vari scritti, in diverse conferenze e in un blog (http://crescerefiglialtrui.typepad.com) in cui le sue riflessioni sono divenute tentativo di ricerca comune.
L'Ufficio Stampa si è attivato, la tipografia ha già avviato le rotative, i grafici sono alle prese con gli ultimi ritocchi e l'autore freme in attesa della nascita della sua "creatura".
Certo non è la prima per il nostro autore. Alessandro Bruni, infatti, di esperienza in campo editoriale ne ha tanta ed è certamente un autore prolifico nel suo settore ma... la farmacia è altro rispetto all'affido familiare che non essendo la sua professione è invece la sua passione.
Alessandro Bruni è Ordinario di Biologia farmaceutica all’Università di Ferrara.
Ha ricoperto diversi incarichi organizzativi universitari tra i quali Preside della Facoltà di Farmacia, Delegato all’orientamento e alla didattica universitaria, Presidente di Società scientifiche.
Attualmente è Direttore del Centro di ricerca di ateneo per l’agricoltura di pianura (AgriUnife).
Ha compiuto studi sugli aspetti farmaceutici e sociali delle droghe; sulla filosofia e sociologia dei medicamenti e del benessere; sulla formazione didattico-pedagogica universitaria.
Con la sua famiglia ha svolto differenti esperienze di accoglienza operando con associazioni di volontariato, istituzioni locali e regionali e con operatori dei servizi psicosociali.
Emiliano di pianura, marito, padre (di nove figli di cui sei d'anima) e nonno (di sei nipoti, per ora..), ha vissuto l'accoglienza nella sua famiglia in varie forme: in casa, nel mutuo aiuto, in una comunità associativa. Ha fatto occasione di accoglienza educativa e di condivisione verso studenti e colleghi anche nel lavoro accademico. Dopo quasi trent'anni di utopie e opere, oscillando sempre tra stress e speranze, i suoi pensieri cominciano a precisarsi meglio e si ritiene pronto a tentare di commentare le storie e il senso dell'accoglienza familiare vissuta e condivisa con altri e da altri. Spera ancora di trovare risposte ai suoi dubbi, alle sue incertezze, sul senso di vivere con le porte aperte, e spera di poter essere d'aiuto a quanti vogliono fare cammini analoghi (genitori, operatori, amanti di cimenti personali nella solidarietà accogliente). E' consapevole delle sue cicatrici non sempre ben richiuse e del suo rovello nel vivere altrimenti verso il chiunque e quindi di un cammino posto sul confine di strade d'argine tra concrete liquide paure e utopiche solide convinzioni. Di questo andare ha dato notizie in vari scritti, in diverse conferenze e in un blog (http://crescerefiglialtrui.typepad.com) in cui le sue riflessioni sono divenute tentativo di ricerca comune.
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