Il libro nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo, rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.
Indice
Prefazione (Don Fortunato Di Noto)
Introduzione
Il trattamento possibile
Il viaggio ha inizio: la negazione
L’aggancio
Le distorsioni cognitive
Ancora sulle distorsioni
Affrontiamo il passato
Modelli di attaccamento
Un luogo al sicuro
La ricerca delle emozioni
Le fantasie
L’empatia
Conclusioni
Contributi
Nessun uomo è impastato solo del male che commette (On. Avv. Sofia Amoddio)
Rifl essioni su un’analisi dolorosa (Avv. Salvatore Bianca)
Una testimonianza che il cambiamento è possibile (Prof. Maurizio Guarneri)
Un piccolo gioiello di testimonianza (Dott.ssa Paola Iacono)
Appendice
Riferimenti bibliografici
Ringraziamenti
Quarta di copertina
Il libro nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo, rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.
Il testo si cala nella profondità più celata ed oscura del pedofilo rispondendo all’interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore.
Perché il tarlo e la quercia? Il pedofi lo rimanda all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura, per la corazza impenetrabile che si è costruito nel tempo.Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione corrosiva del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza.
Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, si sono messi a nudo, hanno scavato nella loro interiorità, per comprendere e far comprendere i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura.
Gli autori
Felicia Cataldi è nata a Siracusa, dove vive e lavora.
Laureata in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste è iscritta all’Albo Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia. Funzionario dell’Amministrazione Penitenziaria, dal 2003 è Responsabile dell’Area educativa della Casa Circondariale di Siracusa.
Teresa Tringali è nata a Caltagirone, vive e lavora a Siracusa.
Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, è iscritta all’Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della
Regione Sicilia. Terapeuta E.M.D.R., libero professionista, dal 2003 Esperto presso la Casa Circondariale di Siracusa e la Casa di Reclusione di Augusta.
A chi è rivolto
Psicologi, psicopedagogisti, educatori, assistenti sociali e genitori