Autore: L. Di Giuseppe (a cura di).
Con scritti di: A. Costantini, P. Boccia, A. Improta, P. M. Fiumani, C. Pernicola, A. Ferrajoli, L. Mastronardi, A. Bonomi, L. Angelini, E. Masini, M. C. Cirrincione, P. Ulissi, G. Casula, P. Pasco, R. Vignati.
Anno:2006
Pagine: 200
Collana: La Biblioteca di Psiconline ISBN: 88-89845-01-5
Prezzo: € 12.00
L’ambizione di fondo che ci ha spinto a raccogliere e trasformare in volume il contributo di ben 15 autori è stata quella di voler realizzare uno strumento agile che permettesse al lettore interessato alla psicologia infantile di essere informato in modo chiaro e completo e di essere accompagnato, quasi per mano, nella scoperta di situazioni, problemi e soluzioni.
Indice
Prefazione (L. Di Giuseppe)
Introduzione (A. Costantini)
L’infanzia Maturazione e apprendimento nell’infanzia (P. Boccia)
La Scuola
Rapporto scuola - famiglia (A. Improta e P. M. Fiumani)
La componente relazionale nei disturbi della letto-scrittura: l’incidenza della qualità del rapporto insegnante-alunno (A. Improta e P. M. Fiumani)
Il Gioco
Il gioco e l’ascolto del disagio infantile: i gioco-laboratori di ascolto (C. Pernicola)
L’utilizzo del computer in età evolutiva (A. Improta e P. M. Fiumani) Mettersi in gioco. Riflessioni sul lavoro psicologico ed educativo con i bambini (C. Pernicola)
Essere Genitori
Sviluppo della mente e qualità della relazione: dalla relazione madre-bambino al rapporto docente-alunno (A. Ferrajoli)
Come insegnare l’auto-controllo ai nostri figli (L. Mastronardi)
Rapporto bambino-animale (A. Bonomi)
Fiabe e favole: un aiuto per crescere (A. Improta, P. M. Fiumani, L. Angelini, E. Masini)
Problemi e Soluzioni
ADD (Attention Deficit Disorder) o Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (M. C. Cirrincione)
Il disturbo in età evolutiva - Una definizione ed un esempio concreto, ovvero i disturbi e le difficoltà di apprendimento (P. Ulissi, P. M. Fiumani, A. Improta E. Masini)
L’incubo della violenza all’infanzia: un problema rimosso (G. Casula e P. Pasco)
L’infanzia abusata, pedofilia e violenza sessuale (R. Vignati)
Autori
Ringraziamenti
Introduzione
"In conclusione si può dire che gli adulti in quanto educatori, siano essi genitori, insegnanti o altre persone a contatto con i giovani, devono essere consapevoli del loro ruolo, che richiede un’attenzione ed una sensibilità particolare nei confronti dei bambini. Devono imparare ad essere più vicini ai loro percorsi di crescita, più impegnati a dare un senso e un significato, soprattutto affettivo, al rapporto che hanno, ma anche più impegnati a definire il proprio compito di guida e di garanti delle regole. I bambini hanno bisogno di modelli e l’adulto rappresenta uno dei principali modelli a cui essi guardano.
Per finire, un ultimo contributo, di tipo psico-pedagogico, con un elenco semplice di regole, a volte trascurate, di cui tener conto per crescere bene i propri figli.
Rispettare i figli. Ai figli va riconosciuta una propria specifica e autonoma personalita’, in tutte le varie fasi del loro processo evolutivo.
Rispettare se stessi. Solo un genitore che cerca di mantenere il proprio benessere psico-fisico a livelli accettabili è in grado di operare per il benessere dei figli. La dedizione totale abitua i bambini a non aver limiti, a veder soddisfatta ogni loro esigenza. Non c’è da meravigliarsi se diventano egocentrici, intolleranti, e non rispettano regole.
Dare amore e affettività. L’affettività e i gesti che l’accompagnano, trasmettono al figlio un messaggio indispensabile di amore e del posto che gli spetta in famiglia e nel mondo. Favorisce la motivazione a comunicare e agisce, psicologicamente, come ponte rassicurante tra mondo interno e mondo esterno. L’assenza o la scarsa affettività, blocca la naturale spinta ad esprimersi, a farsi conoscere e a liberare le proprie potenzialità.
Fare rispettare le regole. Si tratta di riconoscere una necessità senza la quale un percorso di crescita non si sviluppa appieno: i bambini hanno bisogno di limiti, perché quei limiti e quelle regole rappresentano un punto di riferimento mentale, una base di partenza determinata, per dare un senso, una interpretazione ed una evoluzione, al mondo che li circonda. Senza limiti cresce nella confusione e nell’egocentrismo.
Costruire un vero dialogo. Fin dalla più tenera età è importante comunicare con i figli, portando soprattutto attenzione alla propria capacita’ di ascolto, di riconoscimento dei bisogni e di essere capaci di affrontare propositivamente i conflitti.
Valorizzare la persona. È un aspetto fondamentale per strutturare la personalità, rinforza l’autostima dei figli e dà loro la forza interiore per affrontare gli ostacoli.
Sviluppare autorevolezza. La capacità da parte del bambino di riconoscere all’adulto il suo ruolo educativo e di aver fiducia nella sua azione perché tiene conto delle sue esigenze. Il bambino ha sperimentato che l’adulto sa ascoltarlo, consigliarlo e convincerlo con calma e con argomentazioni valide di ciò che è più giusto fare in certe situazioni.
Non essere troppo permissivi. Lasciar liberi i figli di esprimersi liberamente va bene ma senza esagerare, è necessario che ciò avvenga all’interno di una cornice di limiti e di regole ben chiare che si adeguano al suo sviluppo. Il permissivismo porta il bambino ad alzare continuamente le richieste e ad ottenere ciò che più gli piace. Incapace di autodisciplinarsi e di imparare a conquistare le cose. Diventa viziato e intollerante verso chi gli nega qualcosa. Nella vita ciò gli porterà molti problemi.
Non usare mai violenza fisica o verbale. Non è così scontato per tutti. Ci sono genitori a volte impulsivi e aggressivi. Ogni azione violenta anche se verbale, uccide e spegne ogni possibilità di una vera relazione affettiva. Crea personalità violente o perennemente timorose e incapaci di esprimersi. Il genitore aggressivo a volte non si rende conto di fare danni, ma da un punto di vista psicologico il bambino riceve danni irreparabili anche se apparentemente sembra far finta di nulla. Le conseguenze saranno evidenti negli anni successivi e i rapporti con lui saranno sempre difficili.
Guidare alla crescita seguendo le varie fasi di sviluppo. L’azione educativa deve seguire le varie fasi della crescita dei figli. Tanta rassicurazione, guida e un clima giocoso da piccoli, poi, progressivamente, maggiore fiducia, autonomia e responsabilizzazione man mano che diventano grandi. L’adolescenza è la fase più difficile perché bisogna imparare a miscelare gradualmente questi aspetti attraverso un confronto che a volte può essere conflittuale, in quanto sia i genitori che i figli sono posti di fronte alla necessità evolutiva di un cambiamento che porterà in futuro l’autonomia del ragazzo."
Quarta di copertina
I capitoli del libro sono porte aperte su di un mondo spesso sconosciuto che però è fondamentale nella vita di ciascuno di noi. Infatti, prima come parte in causa e poi come genitori o semplicemente adulti, siamo obbligati a rapportarci con l’infanzia e siamo costretti a fare concretamente i conti con questa parte della nostra vita.
E’ dall’infanzia che traiamo la linfa vitale per vivere ed è nell’infanzia che cerchiamo i nostri “problemi” quando qualcosa non funziona come dovrebbe. Capire l’infanzia, quindi, da un lato può consentirci di entrare in contatto con il nostro mondo più profondo e dall’altro può “aiutarci ad aiutare” i nostri figli ed i nostri nipoti.
Questo volume è certamente un valido aiuto per capire i problemi legati all’infanzia e a far sì che tale comprensione ci aiuti a migliorare la nostra vita e quella delle persone che ci sono vicine.