
Introduzione
L’adolescenza è un percorso di sperimentazione, riorganizzazione ed integrazione dello sviluppo psicologico precedente, che ora è visto in un contesto nuovo, di maturità sessuale fisica. Quando all’interno del setting psicoanalitico abbiamo a che fare con pazienti adolescenti, le difficoltà che si possono incontrare non sono poche.
L’adolescenza può essere vissuta come organizzante o disorganizzante, o può anche passare in certo qual modo sotto silenzio.
In quest’ultimo caso non ci sarà una "crisi" adolescenziale propriamente detta e se questa "assenza" va al di là delle apparenze, ciò non potrà che essere di cattivo auspicio ai fini dell’ulteriore rimaneggiamento dell’apparato psichico, anzi, sarà un segno indicativo chiaro della cattiva qualità dell’organizzazione psichica precedente. Se al contrario l’adolescenza si dichiara, possono presentarsi varie eventualità più o meno feconde. Quando l’adolescenza viene saltata, assistiamo ad uno stato senza tempo dove la personalità resta bloccata in una situazione che ripete all’infinito dei tentativi angoscianti, che cercano di imitare i processi adolescenziali senza riuscire ad elaborarli e superarli; sono, queste, situazioni che alcuni autori hanno definito con l’espressione: "adolescenza interminabile". E’ importante allora che l’analista non tenti di "forzare" l’analisi verso una terminazione prematura o verso un prolungamento, e dare alla richiesta di aiuto dell’adolescente un carattere di urgenza, ma allo stesso tempo lasciare a lui ogni decisione sul proseguimento o no del trattamento, perché bisogna sempre preservare la possibilità di dare all’esperienza dell’analisi il valore di un vissuto sufficientemente buono, per mantenere così la possibilità di un eventuale ritorno in un tempo e un luogo che il giovane avrà fatto suoi.
Indice
La crisi adolescenziale dal punto di vista della psicoanalisi. L’organizzazione sessuale definitiva. La crisi adolescenziale. Il setting. L’elemento base del trattamento psicoanalitico. Regole, violazioni e flessibilità. Il setting come dispositivo spaziale e temporale. Il problema del transfert nel setting psicoanalitico. Il setting con l’adolescente. Caratteristiche del colloquio con l’adolescente. Il setting come base del processo di soggettivazione. La situazione analitica adolescenziale e quella infantile, alcune analogie. La costruzione di un setting per l’adolescente. Il setting come ripresa del processo evolutivo. L’acting out e l’abbandono dei vecchi legami affettivi. Il ruolo dei genitori nel trattamento. La relazione tra genitori e adolescenti: due identità a confronto. La coppia parentale nel setting. L’adolescenza nel vissuto del genitore. Transgenerazionalità delle patologie. Conclusioni e interruzioni del trattamento psicoanalitico con adolescenti. Sulla terminabilità e interruzione dell’analisi. L’esperienza della terminazione nel vissuto del paziente. Pericoli di interruzione del trattamento. La sospensione dell’analisi da parte dell’adolescente. Il termine del trattamento nell’adolescenza. Conclusioni.
Autore
Fabio Pandiscia è Psicologo clinico e di comunità, Ricercatore e Master Trainer in PNL. ha proseguito la propria formazione presso le seguenti scuole: Scuola Gestalt Psicosociale, CID-CNV (Centro di Ipnosi Dinamica e Comunicazione Non Verbale) del dr. Stefano Benemeglio, CSR-CNV (Centro Studi e Ricerche sulla Comunicazione non Verbale) del dr. Marco Pacori, e NLP International ISI-CNV del dr. Marco Paret. Si occupa di formazione dal 1999. Iscritto A.I.F (Associazione Italiana Formatori).