Introduzione
Imbarcato sul “traghetto” il gruppo si lascia alle spalle la sponda dell’ieri, del passato, di ciò che ciascuno è stato e fa rotta verso l’altra sponda, quella del domani, del futuro, di ciò che ciascuno potrà essere.
Com’era ognuno alla partenza? E chi è “tornato” dal viaggio?
Sono sempre le stesse persone, ma i giorni non passano senza trasformare. Occorrerà allora rileggere il “diario di bordo” per ripercorrere le tappe del viaggio.
Formazione come viaggio. E il viaggio, si sa, può presentare imprevisti, disorientamenti, ma apre anche spazi nuovi, consente nuovi incontri, nuove esperienze, insomma in qualche modo ci cambia.
Timore, dubbio, incertezza sono poi inseparabili compagni di ogni viaggio, ma di ogni vero ed autentico incontro. Da un lato c’è il desiderio di cambiare, ma c’è anche il rovescio della medaglia, vale a dire la paura di questo cambiamento e poi il timore di non sapere cosa accadrà dopo.
Scrive Stanislaw Grygiel: “Se uno non si trova mai, neppure per un attimo, nel clima di un incontro, abbandona questa terra nella convinzione di aver vissuto un’esistenza priva di senso e di valore. Se ne va vuoto, perché non è stato riempito da nessuno”.
Certo, per poter tornare, occorre innanzitutto essere partiti, aver attraversato spazi, territori, emozioni, novità.
La partenza è il tempo delle attese, delle domande, per le quali si cercano possibili risposte.
All’inizio il gruppo, che ha lavorato con noi, pensava che ci fosse un luogo dove fosse importante arrivare e che noi (i due timonieri) dovessimo conoscerlo e anzi che conoscessimo la strada per arrivarci; poi ha capito che ognuno di loro avrebbe avuto un approdo soggettivo. Il bello però stava nel “traghetto”, nel viaggio: il come si rivelava più interessante ed eccitante del dove. Un futuro da scoprire e non un programma da realizzare, esplorazioni di nuovi percorsi e scoperte di nuovi territori...
Indice
Introduzione
PARTE PRIMA
Insegnanti in una stanza
Insegnante e alunni
Il gruppo lavora
Il caso
Il Conduttore
L’epilogo
PARTE SECONDA - CASISTICA
Primo caso (Insegnante Luigi - materie tecniche)
Il caso di Gian Luca (Insegnante Alberto, - materie scientifiche)
Il caso di Filippo (Insegnante Marta – materie letterarie)
Il caso di Luca (Insegnante Lucia – Lettere)
Il caso di Erich (Insegnante Davide – Disegno)
Il caso di Ettore (Insegnante Lorenzo)
Il caso di Paolo (Insegnante Mario - Disegno)
Il caso di Matteo (Insegnante Giorgio – materie tecniche)
Bibliografia
Autore
Angelo D'Onofrio
Psicologo e psicoterapeuta con specializzazione in Biopsicologia ad indirizzo Bioterapeutico e in Logoterapia psicofonica.
Già Docente di Psicologia Dinamica presso il Centro Ricerche Biopsichiche di Padova.
Di formazione ed orientamento psicoanalitico si occupa di psicoterapia e formazione(conduttore di Gruppi Balint per docenti) in vari contesti.
Ha pubblicato: "Perché il rilassamento", ed. Ipotesi (1978); "Principi di Logoterapia" con S. G. Pagni, ed. Ipotesi (1979); "Voci in una stanza", ed. del Cerro (1995); "Le emozioni...non sanno parlare", ed. Montedit(2004).
Ha inoltre pubblicato articoli e contributi su varie riviste.