
Indice
Introduzione
Premessa
Prima parte
L’esordio La malattia
Seconda parte
Mia madre e la sua famiglia
Terza parte
La situazione attuale della mamma e della famiglia
Conclusione
Appendice teorica
Quarta di copertina
A volte la vita ci riserva, senza preavviso e senza un perché, degli schiaffi durissimi ai quali non possiamo in nessun modo sottrarci.
Questo è il racconto dello schiaffo più terribile che io abbia mai ricevuto, al quale ho potuto reagire soltanto cercando di capire.
Il ceffone del quale vi parlo si chiama Schizofrenia e mi ha colpito in pieno viso, quando la malattia psichiatrica si è come impadronita della mente di mia madre, Francesca.
Dopo tanti anni ho deciso di raccontarne la storia, nella speranza che ciò renda un po’ meno inutile la sua soff erenza, perché credo che condividere le esperienze, anche quelle più terribili, aiuti a capirle e ad affrontarle.
In Italia lo stigma sociale della follia porta comprensibilmente i familiari dei malati a chiudersi in se stessi, evitando così il confronto con chi è vittima della stessa sorte, mentre nei paesi anglo-sassoni la tradizione del confronto è più radicata.
Personalmente sarei veramente soddisfatto se questa storia divenisse l’inizio o una parte di un interminabile tam-tam!
Autore
Stefano Lasagna nasce a Forlì nel 1962 in una famiglia modesta, padre operaio e madre casalinga, ma in un periodo nel quale tutti potevano sognare un futuro migliore.
Sogno che si interrompe quando nel 1984 giovane ribelle trasferitosi a Londra per cercare indipendenza e libertà, da un futuro che non sentiva suo, si sente in dovere di tornare in Italia, a seguito della malattia psichiatrica che ha colpito sua madre. Da allora ha fatto mille lavori e si è creato una famiglia tutta sua, ma la curiosità e il bisogno di comprendere i perche della mente umana non l’hanno mai abbandonato.
Nel 2010 senza smettere un sol giorno di lavorare, e sostenuto da una costanza che solo una forte motivazione può dare, consegue la laurea in Psicologia clinica e di comunità.
Laurearsi a quarantotto anni può sembrare un bel traguardo, ma lui preferisce, considerarlo un nuovo punto di partenza.
A chi è rivolto
Tutti: psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e pubblico non specializzato.