
Un nemico minaccioso è determinato a distruggere il futuro di una coppia sposata da diversi anni. Ha un nome molto comune: alcolismo. Ma qui non è la dipendenza dall’alcol a fare da protagonista: chi scrive è colei che, nascondendo il problema, vergognandosi di quanto accade dentro e fuori casa, ma soprattutto tacendo e mascherando il proprio dolore, diventa vittima di una malattia: la sindrome di codipendenza.
Indice
Prefazione.
Un tempo per noi due
Prima parte
Ce la faremo da soli.
L’orlo del possibile si sfi laccia.
Seconda parte
Non ce la faremo da soli.
Il cambiamento.
Il cambiamento rappresentato in una mappa mentale.
Dalle ultime pagine del mio diario.
Appendici
Lettere senza data.
Vi ho incontrati.
Sorpresa dai sogni
Quarta di copertina
Un nemico minaccioso è determinato a distruggere il futuro di una coppia sposata da diversi anni. Ha un nome molto comune: alcolismo. Ma qui non è la dipendenza dall’alcol a fare da protagonista: chi scrive è colei che, nascondendo il problema, vergognandosi di quanto accade dentro e fuori casa, ma soprattutto tacendo e mascherando il proprio dolore, diventa vittima di una malattia: la sindrome di codipendenza.
È una condizione psicologica che determina una serie di comportamenti influenzati da quelli dell’altro.
L’autrice si propone di percorrere insieme al lettore il sentiero attraverso il quale ha abbracciato il cambiamento che le ha permesso di guarire.
Il libro è strutturato in tre Parti che elencano ed esplorano: La prima esplora i comportamenti determinati dalla patologia; la seconda illustra le scelte che la protagonista compie con la guida della psicoterapeuta; la terza parte è articolata in tre appendici di approfondimento
L'autore
Cecilia Vetturini. Nata e residente a Roma dove ha insegnato per 35 anni Religione nelle scuole medie.
Laureata in Teologia, ha acquisito esperienza nella didattica operativa, nell’insegnamento del metodo di studio e dell’italiano agli alunni stranieri.
È coautrice del libro di testo ‘Credenti in dialogo’ edito dalla Mondadori Education.
A chi è rivolto
A tutti coloro che hanno vissuto esperienze di vita accanto a soggetti patologici e ne hanno condiviso le scelte e a quelli che vogliono capire cosa accade in tali situazioni.