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I toni dell'azzurro

I toni dell’azzurro. Scuola e formazione personale dei giovani

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Avevo due figli che amavano il sapere e la conoscenza… E poi sono andati a scuola.
In pochi mesi hanno preso ad odiare il tempio della sapienza e i riti della sofi a… Ed io impotente, e per ragioni assurde lontano, assistevo inerme al disgregarsi di un’educazione off erta loro per amore e con amore.. Avevo promesso che avrei scritto una rifl essione contro la scuola che gli aveva tolto la gioia dell’apprendere libero e signifi cativo. E voi: genitori, educatori e maestri del sapere, siete proprio sicuri della vostra azione pedagogica intrisa di saccente sicurezza?
In queste riflessioni scritte quasi di getto, pensate a lungo e vergate senza nemmeno rileggere, ecco lo sfogo, le speranze e le utopie di chi per 25 anni ha rovinato o ha formato in modo diverso (dipende dai punti di vista) tanti ragazzi.

Avevo due figli che amavano il sapere e la conoscenza… E poi sono andati a scuola.
In pochi mesi hanno preso ad odiare il tempio della sapienza e i riti della sofia… Ed io impotente, e per ragioni assurde lontano, assistevo inerme al disgregarsi di un’educazione offerta loro per amore e con amore.. Avevo promesso che avrei scritto una riflessione contro la scuola che gli aveva tolto la gioia dell’apprendere libero e significativo. E voi: genitori, educatori e maestri del sapere, siete proprio sicuri della vostra azione pedagogica intrisa di saccente sicurezza?
    In queste riflessioni scritte quasi di getto, pensate a lungo e vergate senza nemmeno rileggere, ecco lo sfogo, le speranze e le utopie di chi per 25 anni ha rovinato o ha formato in modo diverso (dipende dai punti di vista) tanti ragazzi.

Indice

Pro-logo
Chi sono io: quasi una present-azione
Un incipit
Il letto
Socrate: ovvero l’arte del “rompiscatole”
Una nuova agorà
Epicuro o del quando che non c’è
Della mono-tonia
Il manifesto del “fare” scuola
Ecco perchè fare scuola
Le mie scuse

Quarta di copertina

Avevo due figli che amavano il sapere e la conoscenza… E poi sono andati a scuola.
In pochi mesi hanno preso ad odiare il tempio della sapienza e i riti della sofia… Ed io impotente, e per ragioni assurde lontano, assistevo inerme al disgregarsi di un’educazione offerta loro per amore e con amore.. Avevo promesso che avrei scritto una riflessione contro la scuola che gli aveva tolto la gioia dell’apprendere libero e significativo. E voi: genitori, educatori e maestri del sapere, siete proprio sicuri della vostra azione pedagogica intrisa di saccente sicurezza?
In queste riflessioni scritte quasi di getto, pensate a lungo e vergate senza nemmeno rileggere, ecco lo sfogo, le speranze e le utopie di chi per 25 anni ha rovinato o ha formato in modo diverso (dipende dai punti di vista) tanti ragazzi.
I loro volti sono impressi nel mio cuore e hanno dato la speranza di continuare. In modo semplice e lineare, senza tanti pedagogismi, la proposta per una scuola anti scuola, per uno studio anti studio ma non certo antipatico.
Oggi tutti siamo sapienti, saggi, tecnici e dimentichiamo che l’unica verità si trova scolpita dallo Scultore nel cuore di ognuno… Batte ritmico e prepotente per sovrastare il frastuono del consumismo che corrode la vera bellezza dello spirito e per ricordarci che la risposta c’è…
Provate a leggere queste righe silenziose che anche voi avrete pensato e abbiate il coraggio di sperimentarle: a scuola, a casa, nelle azioni quotidiane…
Distruggiamo con un gesto ciò che faticosamente si è creato solo per l’apparenza dell’esistere quotidiano.
Il pensiero è un rivolo che, se alimentato, può trasformarsi in un fi ume in piena… eppure era solo un rivolo.

Autore

ELIA RUBINO

In questo caso lo dovremmo chiamare redattore. Infatti chi scrive ha raccolto le voci, le idee, i lamenti e i sussulti di tanti studenti che, insieme a lui, hanno percorso i sentieri di una scuola che tutti criticano e odiano ma di cui nessuno riesce a farne a meno.
Elia è un contestatore strano: non ha colore ma ha calore, non ha bandiere ma una croce, non ha ideologie ma cerca idee. Non ha mai inseguito sogni perché è sicuro che i sogni si realizzano se ci si crede. Ha sempre odiato la falsa politica, quella dei partiti, ma ha sempre inneggiato ad una società politica. I suoi studi sono un paradosso greco: il sinolo del soma e psiche per non diventare sema… ( chi ricorda il greco traduca e tragga le conseguenze). La madre lo definiva un “pagliaccetto”, ma fin da piccolo aveva capito che la vita è un prendersi in giro a vicenda; solo che ogni tanto c’è chi al gioco strano delle parti non ci sta più!...
Oggi potrebbe essere vicino alla figura clownica di cui tutti siamo affetti ma in pochi ci rendiamo conto di esserlo. Insomma Elia Rubino ha studiato ma non ha studiato, ha vissuto, ma non vive: l’unica cosa di cui è certo che tutto si fa per amore, ed è questo il segreto dell’esistenza. 25 anni di matrimonio non li ha fatti e non li farà mai ma, a dispetto di ciò quest’anno 2012 compie 25 anni di vita scolastica: un matrimonio amato-odiato di cui la riflessione che vi propone è il parossistico festeggiamento.

Autore
Elia Rubino
Anno di pubblicazione
2013
Pagine
76
Rilegatura
Brossura Filo Refe
Formato
15x21
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