FRANCAVILLA. Sorprende con l'affermare che le donne hanno le chance maggiori per ottenere la felicità, stupisce quando svela che dietro ogni successo c'è un uomo in grado di rispondere alle intemperie della vita con la forza del paradosso. Gianpaolo Pavone, 44enne esperto di comunicazione aziendale e formazione motivazionale, esperienza in tutto il mondo e migliaia di siti che parlano del suo lavoro e delle efficaci tecniche di comunicazione persuasiva che attua, torna a scrivere in Italia e lo fa in "Occhiali per la felicità. Strategie per ottenere il meglio da te e dalla tua vita", 153 pagine, 18 euro, Edizioni Psiconline. Un libro per riabilitare l'esistenza? "Più che riabilitazione", risponde l'autore, "parlerei di uno strumento per poter essere più vicini a se stessi. Ognuno di noi ha dentro di sé le potenzialità per essere felice ma spesso non sa a chi rivolgersi e cosa fare. Questo libro nasce per rilanciare quell'innata e irrinunciabile esigenza di sfida dell'uomo verso una vita migliore".
LA FELICITA' DIETRO UNA COPERTINA. Un libro può davvero far indossare
gli occhiali per la felicità? "Senz'altro è un punto di riferimento, una occasione con strumenti per poter partire e lavorare efficacemente su se stessi. Nasce da un assunto di vita che da sempre ho seguito, sia nel campo privato che nel mio lavoro. E cioè essere consapevoli che la vita non è ciò che si ha ma come la si vive. Un libro, dunque, può essere uno strumento per il lettore, utile ad affrontare con determinazione le tematiche esistenziali di rilancio e affermazione".
MASSIMA DI VITA. Per una vita felice quale può essere una massima di partenza e quale una di arrivo? "Entrambe nascono dalla voglia di potersi migliorare, dalla consapevolezza che ognuno di noi ha o può trovare in numerosissimi strumenti per migliorare la propria vita. Prima di tutto e alla base di tutto c'è il coraggio. La forza di affrontare il cambiamento, di inventare nuove strade, dare vita e colore ai propri progetti, che altri nemmeno immaginano. E' la forza di andare contro corrente, osare e mettersi in gioco. Non a caso penso che tutti coloro che hanno realizzato qualcosa di importante nella vita si sono misurati e si misurano ogni giorno con il coraggio".
SUCCESSO PER TARTARUGHE. In una società che corre, c'è qualcuno che non ce la fa. Eppure lei dice che per qualsiasi riscatto è utile prima di tutto accettare i propri limiti. Un controsenso? "Ognuno di noi nasce con esperienze di vita differenti. Da vent'anni mi confronto sul mercato nazionale e internazionale e ho a che fare con persone che hanno fatto del loro entusiasmo e della voglia di cambiare e migliorarsi un assunto della propria vita. Uomini di successo che mi hanno insegnato l'importanza di essere positivi. Subiscono tante sconfitte ma invece di farne un motivo di mortificazione e arresa ne fanno catapulta di rivalsa. Sviluppano un' energia anche mille volte superiore a quella degli altri, con processi mentali velocissimi. Laddove gli altri provano impedimenti, queste persone sono in grado di scoprire infinite possibilità di rivalsa e questo gli dà mentalità vincenti. Nei momenti di stanca loro diventano instancabili, trasmettono fiducia, danno la carica quando l'orologio sembra fermarsi. Non bisogna mai commettere l'errore di vivere aspettando che qualcosa cambi. Il successo dipende da quanto si è fatto per segnarlo".
LE TRAPPOLE PER LA FELICITA'.Quali le trappole ammazza felicità da evitare? "In questo momento storico tendiamo a chiuderci a riccio, facendo scelte oculate, senza osare. Eppure la vita si vive spiegando le ali e bisogna saper rischiare. Quando non lo si fa, si possono perdere tante cose belle. Il coraggio sta anche nel saper tornare sui propri passi. E' importante anche imparare ad ascoltare la propria coscienza. Quella sorta di fiuto, o istinto che dir si voglia, in grado di darci risposte efficaci più di qualsiasi libro o coach. Perché nessuno ci conosce più di noi stessi".
IL CORAGGIO DELLE DONNE. Il coraggio di indossare gli occhiali per la felicità sta più nelle donne o negli uomini, nei giovani o negli anziani? "Notoriamente sta nelle donne, perché sono abituate a sopportare, a capire, comprendere e trarre tesoro dalle proprie
esperienze. A differenza degli uomini, che reagiscono spesso in maniera più istintiva.
Per quanto concerne i giovani, va detto che l'età adolescenziale è cruciale. E' allora che bisogna avere un punto di riferimento, un qualcuno che sia in grado di insegnare valori positivi e propositivi. Un libro a questo può servire".
Ufficio Stampa Edizioni Psiconline
LA FELICITA' DIETRO UNA COPERTINA. Un libro può davvero far indossare
gli occhiali per la felicità? "Senz'altro è un punto di riferimento, una occasione con strumenti per poter partire e lavorare efficacemente su se stessi. Nasce da un assunto di vita che da sempre ho seguito, sia nel campo privato che nel mio lavoro. E cioè essere consapevoli che la vita non è ciò che si ha ma come la si vive. Un libro, dunque, può essere uno strumento per il lettore, utile ad affrontare con determinazione le tematiche esistenziali di rilancio e affermazione".
MASSIMA DI VITA. Per una vita felice quale può essere una massima di partenza e quale una di arrivo? "Entrambe nascono dalla voglia di potersi migliorare, dalla consapevolezza che ognuno di noi ha o può trovare in numerosissimi strumenti per migliorare la propria vita. Prima di tutto e alla base di tutto c'è il coraggio. La forza di affrontare il cambiamento, di inventare nuove strade, dare vita e colore ai propri progetti, che altri nemmeno immaginano. E' la forza di andare contro corrente, osare e mettersi in gioco. Non a caso penso che tutti coloro che hanno realizzato qualcosa di importante nella vita si sono misurati e si misurano ogni giorno con il coraggio".
SUCCESSO PER TARTARUGHE. In una società che corre, c'è qualcuno che non ce la fa. Eppure lei dice che per qualsiasi riscatto è utile prima di tutto accettare i propri limiti. Un controsenso? "Ognuno di noi nasce con esperienze di vita differenti. Da vent'anni mi confronto sul mercato nazionale e internazionale e ho a che fare con persone che hanno fatto del loro entusiasmo e della voglia di cambiare e migliorarsi un assunto della propria vita. Uomini di successo che mi hanno insegnato l'importanza di essere positivi. Subiscono tante sconfitte ma invece di farne un motivo di mortificazione e arresa ne fanno catapulta di rivalsa. Sviluppano un' energia anche mille volte superiore a quella degli altri, con processi mentali velocissimi. Laddove gli altri provano impedimenti, queste persone sono in grado di scoprire infinite possibilità di rivalsa e questo gli dà mentalità vincenti. Nei momenti di stanca loro diventano instancabili, trasmettono fiducia, danno la carica quando l'orologio sembra fermarsi. Non bisogna mai commettere l'errore di vivere aspettando che qualcosa cambi. Il successo dipende da quanto si è fatto per segnarlo".
LE TRAPPOLE PER LA FELICITA'.Quali le trappole ammazza felicità da evitare? "In questo momento storico tendiamo a chiuderci a riccio, facendo scelte oculate, senza osare. Eppure la vita si vive spiegando le ali e bisogna saper rischiare. Quando non lo si fa, si possono perdere tante cose belle. Il coraggio sta anche nel saper tornare sui propri passi. E' importante anche imparare ad ascoltare la propria coscienza. Quella sorta di fiuto, o istinto che dir si voglia, in grado di darci risposte efficaci più di qualsiasi libro o coach. Perché nessuno ci conosce più di noi stessi".
IL CORAGGIO DELLE DONNE. Il coraggio di indossare gli occhiali per la felicità sta più nelle donne o negli uomini, nei giovani o negli anziani? "Notoriamente sta nelle donne, perché sono abituate a sopportare, a capire, comprendere e trarre tesoro dalle proprie
esperienze. A differenza degli uomini, che reagiscono spesso in maniera più istintiva.
Per quanto concerne i giovani, va detto che l'età adolescenziale è cruciale. E' allora che bisogna avere un punto di riferimento, un qualcuno che sia in grado di insegnare valori positivi e propositivi. Un libro a questo può servire".
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