Maria è intrappolata nella sua invincibile fobia per qualsiasi mezzo di trasporto, che può utilizzare solo se accompagnata da una persona di fiducia. Con l'aiuto dello psicoanalista, andando a fondo nel proprio animo, scoprirà perché.
E' questa solo una delle storie proposte dal libro di Piero Priorini, "C'era una volta la psicoanalisi. L'epopea di Maria e Mario Rossi", Edizioni Psiconline, collana Punti di Vista, in libreria con 22 storie di vita, viste dal lettino dello psicoanalista, che mettono in luce debolezze e punti di forza della società contemparanea e degli uomini che la interpretano. La psicologia del profondo, attraverso una lettura di scuola junghiana, diventa lo spunto per viaggiare in problematiche diffuse eppure ancora troppo poco conosciute.

Maria andrà avanti nella sua analisi. Poi arriverà quel sogno.

"Era come se vivessi in una casa bellissima, fatta interamente di cristallo lucido e trasparente. Le mura, i mobili, gli oggetti.....tutto sembrava di puro cristallo........nel ripostiglio, tuttavia, si apriva una botola che dava su una cantina umida, sporca e tenebrosa. E laggiù, nel fondo, dietro alcune sbarre, era incatenata una donna scarmigliata, ubriacona e mignotta, verso la quale provavo una paura folle".

Un sogno, una paura, su cui lo psicoanalista invita la donna a indagare. Fino al secondo racconto chiave in questa vicenda. Questa volta un episodio di vita vera. L'amore universitario per un giovane russo. Trovato e poi smarrito.

Maria un giorno torna dallo specialista e dice: "A proposito, dottore, ma lo sa che ho rivisto Ivan....e che abbiamo fatto l'amore! Buffo, non trova?......".

Come finirà? La risposta è nelle pagine del libro di Priorini. L'esperienza è una realtà tutta da scoprire con una capacità di lettura certamente più ampia.