IMG_20150110_154449Abbiamo incontrato Marco Andreoli in una fredda ma assolata mattina di gennaio, perché ci incuriosisce molto conoscere come e perché ha deciso di scrivere Marzia. Due donne.
Il mondo di una donna raccontato da un uomo.

marzia-due-donne-per-sitoMarzia è il nome della protagonista del romanzo di esordio di Marco Andreoli.
Marzia è una donna ad un bivio.
Vive la sua vita quotidiana senza troppa convinzione, senza quell’energia vitale e creativa che l’aveva sorretta e sospinta negli anni dell’adolescenza.
Pian piano quest’energia sembra essersi dispersa, quasi dissolta nelle crepe che la vita crea attorno ad ognuno di noi.
Crepe in cui si infilano i nostri anni, le nostre passioni, le nostre pulsioni più costruttive e preziose, ma la vita riprenderà a scorrere forte nelle vene di questa donna coraggiosa.
Marzia - Due donne è il viaggio lungo un anno di una donna in continuo divenire fino alla trasformazione in una donna diversa, più consapevole, più forte.
Il libro è una raccolta di riflessioni sulle cose che contano nella vita e sulla riscoperta dell’energia interiore, della femmina selvaggia e coraggiosa che ogni donna ospita, seppur sopita, nel profondo della propria anima.

 

Marco Andreoli è nato a San Bonifacio (VR).
Giornalista pubblicista ha collaborato nel corso degli anni con alcune riviste di videogiochi e computer.
Lavora in campo informatico come IT Manager per conto di una società milanese.
Marzia - Due donne è la sua prima opera pubblicata.

 

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Marco Andreoli ci ha fatto visita nella nostra redazione e comodamente seduti di fronte a un aperitivo parliamo del suo libro.

 

D. La ringraziamo della sua presenza qui nella nostra redazione. Come è nata l'idea di scrivere Marzia. Due donne
R. Ho iniziato a raccogliere alcuni pensieri e riflessioni nati da discussioni e confronti con amiche e amici - un'amica
in particolare - su molteplici argomenti che fanno parte della vita di ogni giorno. Amore, fedeltà, amicizia,
orgoglio, il tempo che passa e non torna indietro e così via.
Ho anche inserito alcune bozze di queste riflessioni nella mia pagina Facebook e notavo, con stupore, che i miei amici si aspettavano di volta in volta un seguito, quasi si trattasse di un romanzo. Ho deciso quindi di raccogliere questi pensieri e di raccordarli all'interno di una storia di cui ero marginalmente
testimone.

 

D. Ci spieghi il significato del titolo.
R. Marzia è la protagonista del libro. Due donne per motivi diversi. In primis è una donna con un doppio nome che compare anche sulla sua carta d'identità. Il primo utilizzato da sempre e da tutti e il secondo nascosto, mai usato, quasi dimenticato. Il secondo nome si scoprirà solo nell'ultima pagina del libro. Ma due donne anche perché in un anno di maturazione Marzia diventa una donna completamente diversa dall'inizio: più consapevole, forte, matura. Del resto in ogni donna convivono moltissime donne. Talvolta sono sopite all'interno della sua anima ma, di tanto in tanto, si risvegliano e portano grandi, incredibili cambiamenti.

D. Marzia è una donna a un bivio, il libro ne racconta il lungo viaggio. Ci racconti quando e come ha inizio questo viaggio.
R. Ha inizio da una causa scatenante che la spinge ad interrogarsi: sulla sua vita, l'amore, i suoi desideri e sulla felicità. Questo elemento catalizzatore che scatenerà un uragano è l'arrivo di un mazzo di rose.

D. Perché raccontare la storia di una donna?
R. Perché credo che siano le donne che salveranno il mondo, perché la loro forza è sotto i nostri occhi ogni giorno anche in questo periodo buio per loro - mai il femminicidio è stato così tristemente d'attualità. E poi perché quando scrissi il libro, una storia di donna stava scorrendo forte ed impetuosa di fianco alla mia vita.

D. Come è riuscito ad immedesimarsi nel mondo e nella personalità femminile?
R.Traendo spunto da un testo che mi ha appassionato e guidato che è "Donne20150115_171248-1 che corrono con i lupi" di Clarissa Pinkola Estés e poi parlando e confrontandomi molto con un'amica in particolare ma anche con altre persone a me molto vicine. Ed infine la volontà di mettermi alla prova, di provare a scendere più profondamente in quello che è il meraviglioso universo femminile.

D. In Marzia avviene una trasformazione dopo un lungo percorso e un lungo divenire. Ci parli di questa trasformazione.
R. Come spesso capita, ci si trova a volte in un momento della propria vita in cui si continua per inerzia senza interrogare ed interrogarsi, che è fondamentale in tutto ciò che facciamo, che perseguiamo. E ci si trova cristallizzati in una vita che magari non ci piace ma non abbiamo stimoli per muoverci. Siamo come seduti davanti ad una porta chiusa, senza la voglia, il coraggio, la forza di spalancarla. Il mazzo di rose che arriva a Marzia è praticamente il battito d'ali di una farfalla che scatena un uragano e questo uragano è proprio dalla sua parte. Una serie di pensieri, di riflessioni la spingono a cominciare a vedere la vita in maniera diversa, ad incamminarsi verso quello che realmente vuole, a prendere delle decisioni che la porteranno ad essere più risoluta, più forte. A riscoprire quella donna selvaggia, impavida, inarrestabile che giaceva sopita dentro la sua anima.

D. Quale messaggio vuole dare alle donne attraverso il suo libro?
R. Di non scendere mai a compromessi, di non svendere mai la propria vita, il proprio talento, la propria arte barattandolo con il luccichio di una gabbia dorata. Di cercare, quando si sentono sedute davanti ad una porta chiusa, di tornare alle origini, di cercarsi dentro per poter tornare a parlare con la vera donna che è sepolta nel loro profondo. Quella che è lì da sempre, colei che sa e può guidarle, colei che, anche se la sua voce viene soffocata, non le abbandonerà mai. L'anima delle donne. Il messaggio è amate, create, cambiate il mondo.

Non fermatevi ad osservare una porta chiusa. Alzatevi, asciugate le lacrime dalle vostre ciglia, soffiate via il ricciolo davanti ai vostri occhi e spalancate quella porta. La vita vi aspetta.

 

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