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Manuale di Psicologia Dinamica

Manuale di Psicologia Dinamica

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Nel corso degli anni il movimento psicoanalitico si è diversificato lungo molteplici teorie o sviluppi di precedenti teorie.
In questo manuale si è cercato di affrontare le diverse posizioni dalla scuola dell’Io a quella delle relazioni oggettuali alla psicologia del profondo alla stessa teoria del sè.
Abbiamo toccato le teorie dello sviluppo psicologico, il transfert, il controtransfert,i sogni, i meccanismi di difesa e in genere i diversi modelli della mente.
Si sono inseriti anche dei casi clinici per permettere di accostare teoria e pratica analitica.
La bibliografia proposta permette e stimola la consultazione delle opere piu significative dei personaggi principali del mondo psicanalitico.

Nel corso degli anni il movimento psicoanalitico si è diversificato lungo molteplici teorie o sviluppi di precedenti teorie.
In questo manuale si è cercato di affrontare le diverse posizioni dalla scuola dell’Io a quella delle relazioni oggettuali alla psicologia del profondo alla stessa teoria del sè.
Abbiamo toccato le teorie dello sviluppo psicologico, il transfert, il controtransfert,i sogni, i meccanismi di difesa e in genere i diversi modelli della mente.
Si sono inseriti anche dei casi clinici per permettere di accostare teoria e pratica analitica.
La bibliografia proposta permette e stimola la consultazione delle opere piu significative dei personaggi principali del mondo psicanalitico.

Indice

Introduzione

I Precursori
1. Jean-Martin Charcot
2. Hippolyte Bernheim
3.Pierre Janet

Sigmund Freud
1. La formazione
2. L’isteria
3. Ipotesi eziologiche sull’isteria
4. La svolta del 1897
5. L’interpretazione dei sogni
6. Un sogno di Freud
7. I tre saggi sulla teoria sessuale
8. Il piccolo Hans
9. Frammento di un’analisi d’isteria (Caso clinico di Dora)
10. Narcisismo e omosessualità
11. Narcisismo e delirio
12. Introduzione al narcisismo
13. La melanconia
14. La pulsione di morte
15. Il modello strutturale dell’apparato psichico
16. L’angoscia e i meccanismi di difesa
17. Il disconoscimento
18. La tecnica psicoanalitica

Sàndor Ferenczi
1. La tecnica
2. Il trauma e l’identificazione con l’aggressore

Carl Gustav Jung
1. L’incontro con Freud
2. Il dissenso da Freud sul concetto di libido
3. La psiche complessa
4. Due differenti epistemologie
5. La “malattia creativa” e il confronto con l’inconscio
6. La funzione trascendente
7. Il sogno
8. Il simbolo
9. Il Sé e il processo d’individuazione
10. Un caso clinico centrato sui concetti junghiani

Erich Neumann
1. Concezione genetica dello sviluppo della psiche
2. Gli stadi dello sviluppo psicologico
3. Il processo autoterapetico

Anna Freud e i meccanismi di difesa

Margareth S. Mahler

Harry Stack Sullivan
1. Tra psichiatria e psicoanalisi
2. Due categorie di motivazioni
3. Implicazioni terapeutiche

Melanie Klein
1. La tecnica del gioco e la psicoanalisi dei bambini
2. La natura e l’origine degli oggetti
3. Le posizioni
4. Alcune note di chiarimento sull’identificazione proiettiva
5. Alcune osservazioni sul controtransfert
6. Alcune osservazioni sui meccanismi di difesa

Donald Woods Winnicott
1. Il Sé e l’Io
2. Fasi dello sviluppo
3. Sviluppo delle funzioni psichiche
4. Preoccupazione e antisocialità
5. Riflessi della teoria sulla tecnica

Wilford R. D. Fairbairn
1. Cambiamenti del paradigma freudiano
2. La teoria dello sviluppo
3. Struttura dell’Io
4. Rapporto con l’oggetto cattivo
5. Determinanti psicogenetiche dello sviluppo dei tratti schizoidi
6. Implicazioni terapeutiche relative ai soggetti schizoidi

Heinz Kohut e la psicologia del Sé
1. Il narcisismo
2. Sé grandioso
3. Imago parentale idealizzata
4. La patologia e la teoria della tecnica

Wilfred R. Bion
1. Gli assunti di base
2. La nascita del pensiero
3. L’apparato per pensare p.
4. La psicosi
5. La terapia

John Bowlby e la teoria dell’attaccamento
1. Elementi della teoria
2. Integrazioni alla teoria dell’attaccamento
3. I cinque compiti terapeutici

Il contributo di Patricia Crittenden alla teoria dell’attaccamento
1. Configurazione B
2. Configurazione A
3. Configurazione C
4. Configurazioni AC e A/C
5. L’Adult attachment Interview (AAI)

Peter Fonagy, Mary Target: attaccamento e funzione riflessiva
1. Lo sviluppo della funzione riflessiva
2. Sé alieno e attaccamento disorganizzato
3. Obiettivi terapeutici

Daniel Stern
1. I sensi del Sé
2. Senso del Sé emergente
3. Senso del Sé nucleare
4. Senso del Sé soggettivo
5. Senso del Sé verbale
6. Senso del Sé narrativo
7. Le finestre cliniche sulla relazione madre-bambino
8. Psicopatologia delle interazioni madre-bambino
9. Psicoterapia della coppia madre-bambino
10. Il processo di cambiamento nella psicoterapia degli adulti

Conclusioni
1. La psicoterapia psicoanalitica
2. La regolazione della distanza

Dall'introduzione

"La psicologia dinamica è una disciplina che comprende una vasta gamma di modelli teorici della mente, della psicopatologia e della tecnica  psicoterapeutica, che hanno come fondamentale e originario punto di riferimento concettuale la teoria psicoanalitica di Freud. Occorre notare tuttavia che non è possibile far coincidere la psicologia dinamica con la psicoanalisi, se con questo termine intendiamo una scuola di pensiero che, nel tempo, ha mantenuto una fedeltà ortodossa a tutti i principi enunciati da Freud e ha creato le proprie istituzioni fondate su quell’ortodossia. Infatti, pur partendo dal paradigma freudiano, autori successivi hanno ad esso apportato modifiche di vario genere, spesso sovvertendo alcuni principi basilari della teoria di Freud, a volte assimilando contributi di prospettive teoriche esterne alla tradizione psicoanalitica: come vedremo, questo è ad esempio il caso di Bowlby e degli studi successivi che hanno fatto riferimento alla sua teoria dell’attaccamento. Il lavoro di alcuni autori successivi a Freud, che si sono riconosciuti come eredi del suo pensiero ma che hanno anche raccolto l’indicazione del maestro di proseguire nella ricerca empirica e teorica, ha portato sostanziali cambiamenti al paradigma freudiano pur mantenendosi nella tradizione psicoanalitica.
A volte le divergenze teoriche, fin dai tempi in cui Freud era in vita, hanno prodotto gravi rotture all’interno della comunità scientifica degli psicoanalisti, con clamorosi abbandoni ed espulsioni di autori che hanno “deviato” dall’ortodossia criticando e modificando alcuni aspetti, più o meno essenziali, della teoria freudiana (ricordiamo tra gli altri, Adler, Jung, Rank, Ferenczi). Alcuni discepoli che si sono allontanati da Freud hanno poi creato scuole e tradizioni autonome, in modo tale che il panorama della psicoanalisi si è fin dall’inizio non solo differenziato, ma anche complicato, sovraccaricandosi via via di contrasti teorici che appaiono sempre meno, a distanza di tempo, come espressione di visioni inconciliabili, quanto piuttosto come una dialettica tra prospettive diverse tutte ugualmente utili per descrivere vari aspetti della complessità dei fenomeni psichici.
Di fatto, nella pratica della psicoterapia, capita sempre più di rado che uno psicoanalista lavori utilizzando un solo modello teorico e ignorando gli altri. Anche se le scuole comunicano e dibattono sempre meno tra loro, la distanza istituzionale viene di fatto colmata nella pratica clinica, per l’esercizio della quale sarebbe necessaria una formazione che, pur privilegiando un particolare modello, non trascurasse la conoscenza di tutti gli altri. Se si considera che questi modelli sono sostanzialmente costruiti attraverso ipotesi che riguardano meccanismi in gran parte “inconsci”, i quali per lo più non sono esplorabili con gli strumenti della scienza empirica; che le ipotesi, in quanto tali, non servono a spiegare scientificamente al paziente la causa del suo male (d’altra parte è stato ampiamente dimostrato che in psicoterapia la conoscenza delle cause non produce guarigione); che le ipotesi e le spiegazioni che su esse si fondano servono piuttosto a permettere al paziente un percorso di ricostruzione del senso della propria esistenza (della quale anche la sua sofferenza psichica è parte) attraverso il rapporto con il terapeuta, di accettazione dei propri limiti e di rivalutazione delle proprie potenzialità; se si considerano questi aspetti essenziali della pratica della psicoterapia, che si basa sulla tradizione psicoanalitica, la molteplicità dei modelli di comprensione della vita psichica e della sofferenza psichica risulta essere una ricchezza di opportunità ai fini di una maggiore efficacia degli interventi.
.... "

Autori

Concato Giorgio - Innocenti Federigo Bruno
Università di Firenze
Facoltà di Psicologia - Dipartimento di Psicologia Dinamica

Autore
Concato Giorgio, Innocenti Federigo Bruno
Anno di pubblicazione
2010
Pagine
320
Rilegatura
Brossura Filo Refe
Formato
15x21
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